Farmacognosia, cos'è e cosa studia: definizione e significato

Farmacognosia

Uno degli aspetti più interessanti della farmacologia è sicuramente la farmacognosia, una particolare branca del sapere connessa allo studio delle sostanze medicinali, in particolar modo di quelle di origine vegetale.

Una disciplina che tratta i prodotti di origine naturale impiegati come farmaci o nella preparazione di farmaci, che dà anche il nome a una materia frequentemente studiata nei corsi di laurea in farmacia. Vediamo insieme nel dettaglio che cos’è e che cosa studia.

Cos’è la farmacognosia: definizione e significato dell’espressione

Per capire bene che cos’è la farmacognosia, possiamo aiutarci con una definizione formale, che la descrive come la branca della farmacologia che si occupa di studiare le sostanze medicinali, specialmente di quelle vegetali, limitandosi allo studio delle parti di tali piante impiegabili come farmaci, che siano esse utilizzabili in maniera diretta o attraverso opportune elaborazioni.

Il termine farmacognosia deriva dalle parole greche ‘farmakon’, che significa ‘medicinale’, e ‘gnosis’, ovvero ‘conoscenza’; la sua traduzione dal greco è appunto ‘conoscenza dei medicinali’, che bene esprime il significato intrinseco di una disciplina che ha lo scopo di promuovere la ricerca in questo campo, nonchè anche di insegnare, formare ed aggiornare personale competente in merito, anche mediante l’attività della Società Italiana di Farmacognosia.

La farmacognosia attua un riconoscimento ed una valutazione della qualità di una droga, laddove con questo termine non indichiamo necessariamente una sostanza stupefacente, ma piuttosto la parte della pianta che generalmente viene utilizzata per la produzione di sostanze generalmente classificate in classi di farmaci, che all’interno presentano elementi che condividono una struttura chimica simile o lo stesso meccanismo d’azione.

Farmacognosia, cosa studia: ambito di applicazione

Materia multidisciplinare, la farmacognosia comprende la botanica farmaceutica, che studia la classificazione, la descrizione e la distribuzione delle piante medicinali; la fitochimica, che studia i costituenti chimici presenti nella droga vegetale; soprattutto, la farmacologia, che studia l’effetto di principi attivi, droghe e derivati. Tuttavia, tutte le discipline che entrano a far parte della disciplina concorrono tutte al medesimo obiettivo: l’utilizzazione delle droghe a fini terapeutici.

La farmacognosia, dunque, si occupa del riconoscimento e della identificazione delle droghe, unitamente alla valutazione delle loro qualità, ovviamente a fini farmaceutici. Sono le conoscenze fitochimiche, in questo caso, che devono essere trasferite sul piano della formulazione del prodotto, determinandone la sua reale efficacia. Una disciplina che tratta i prodotti di origine naturale impiegati come medicamenti o nella preparazione di medicamenti.

 

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