I ruoli di Medical Affairs: una opportunità da cogliere

I ruoli di Medical Affairs: una opportunità da cogliere

L'accelerazione tecnologica impone una formazione sulle competenze e sulle nuove professionalità. La multidisciplinarità sarà la principale tra le skill richieste per le figure impiegate nel campo del Medical Affairs che vogliano orientarsi al meglio nel contesto

 

Farmindustria recentemente, per voce del presidente Massimo Scaccabarozzi, descrivendo lo scenario che ci si attende da qui ai prossimi anni, ha sottolineato l’importante accelerazione tecnologica mai vista prima nel comparto e che fa prevedere, da qui al 2021, l’assunzione di 2500-3000 persone. Si prevede, inoltre, che circa la metà dei nuovi ingressi si troveranno di fronte a mansioni del tutto nuove. Uno scenario interessante soprattutto per i giovani nativi digitali che dopo la necessaria formazione scientifica si affacciano al mondo del lavoro.

L’innovazione digitale nel farmaceutico, però, non è solo una questione tecnologica, ma anche, forse soprattutto, una questione di mentalità e di competenze. Per questo è necessario lavorare sulle competenze, sulla formazione continua e sulle nuove professionalità.

Tra i cambiamenti previsti nel comparto grazie all’innovazione andrà in particolare crescendo la capacità e la possibilità di produrre ed elaborare dati per rendere più efficienti le diverse fasi della ricerca scientifica e migliorare l’efficacia delle terapie, oltre a cambiare il modo di comunicare con gli stakeholder e le modalità di monitoraggio dei risultati.

Nell’area R&D delle aziende si dovranno aggiornare le competenze ad esempio del ricercatore e dell’analista dei dati: dagli algoritmi di intelligenza artificiale per la scoperta di nuovi farmaci, all’uso di applicazioni e dispositivi di realtà virtuale per set-up di test clinici, all’elaborazione di grandi quantità di dati provenienti da fonti diverse, all’utilizzo di modelli di simulazione per lo sviluppo di molecole.

Nel Medical Affairs, invece, la parola d’ordine del cambiamento sarà ‘multidisciplinarità’ e lavoro in team con professionalità emergenti. Ed è chiaro che sono le persone, e non la tecnologia, la chiave del successo. Pertanto, le nuove direzioni e le nuove ‘skill’ richieste prediligono la multidisciplinarità: oltre a competenze prettamente mediche e/o scientifiche, serviranno anche skill ingegneristiche, matematiche, informatiche e capacità di lavorare in team.

La sfida per le aziende sarà anche organizzativa, per far convergere e integrare competenze tecnologiche e scientifiche differenti anche provenienti da mondi diversi. Ma il contesto è complesso, e per potersi giocare un’opportunità lavorativa occorre conoscerlo rapidamente e trovare la propria strada e/o la propria competenza da proporre.

Dott.ssa Enrica Baraldi
(Coordinatrice Scientifica e Docente: Master Pharma Medical Affairs)

 

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