Counselor: cos'è, come diventarlo, cosa fa in ambito aziendale

Counselor: cos'è, come diventarlo, cosa fa in ambito aziendale

Al giorno d’oggi, le realtà aziendali di ogni settore stanno acquisendo piena consapevolezza di un dato quasi incontrovertibile: la qualità della vita delle persone, in un modo o nell’altro, può essere un fattore influente anche sulla qualità del loro lavoro.

Le organizzazioni di ogni dimensione, nel mondo, hanno compreso l’importanza del counseling aziendale, e della figura professionale preposta alla gestione di questo importante aspetto, ovvero il counselor. Vediamo insieme chi è questo professionista, e cosa fa in ambito aziendale.

Che cos’è il counseling aziendale?

Counselor Aziendale

Tutti noi, in un momento della nostra vita, abbiamo avuto bisogno di un aiuto. Per risolvere una problematica, per ‘sbloccare’ una situazione particolare che in quel frangente contraddistingueva il nostro animo, per gestire le nostre relazioni, nell’esistenza di tutti i giorni, così come nella vita lavorativa. L’attività di counseling, in questo caso, è emblematicamente adatta a tale scopo.

Con questa espressione intendiamo una relazione professionale che consente a diversi individui, famiglie e gruppi di raggiungere obiettivi di salute mentale, benessere, istruzione e carriera. il counseling, in ambito aziendale, rappresenta un’attività fornita dall'azienda ai dipendenti, che mira a migliorare, dal punto di vista psicologico, la loro vita professionale.

Una tipica attività di counseling è quella di riduzione dello stress del dipendente, aiutandolo a scegliere uno stile di vita migliore. Generalmente, il counseling si traduce in una fornitura di terapia psicologica breve per i dipendenti di un'organizzazione, pagata dall’azienda.

Cos’è un counselor: definizione, significato, traduzione della parola

Il counselor è, per definizione, il professionista che si occupa della gestione delle attività di counseling aziendale. Si tratta di una figura professionale, questa, molto nota in alcuni Paesi come gli Stati Uniti, in cui tutte le grandi aziende possono annoverare questa risorsa nel proprio organico.

Il significato della parola counselor è letteralmente quello di ‘consigliere’, traduzione che riesce a sintetizzare cosa vuol dire questa espressione tipicamente anglofona, ma che nasconde, per certi versi, una profondità che, come detto, va al di là del semplice consiglio che un dipendente di un’azienda dà a un lavoratore, e si concretizza in un vero e proprio supporto a 360°, dal punto di vista psicologico.

Un counselor è dunque un ruolo rivestito da un professionista della psicologia altamente competente nel settore delle risorse umane, che aiuta i dipendenti a risolvere, o comunque a migliorare, specifiche situazioni che si verificano sul posto di lavoro, o scenari che investono la sua vita privata e incidono in maniera diretta sulla sua attività lavorativa.

Cosa fa un counselor: quali sono le mansioni che svolge nel suo lavoro

Il counselor aziendale, nel corso della sua attività lavorativa, ha l’importante compito di pianificare e implementare tutte le attività che sono incentrate al raggiungimento di una situazione positiva e di benessere all’interno dell’organizzazione o dell’azienda, L’obiettivo ultimo è quello di favorire la crescita professionale della risorsa, e la sua produttività, attraverso la risoluzione di eventuali problematiche, e un continuo lavoro motivazionale nei confronti della risorsa, per permetterle di migliorare la propria vita lavorativa.

Le mansioni che caratterizzano il lavoro di counselor sono davvero tante, e caratterizzate da grande responsabilità. L’attività di consulenza, come a questo punto si può facilmente intuire, è alla base dell’attività di questo professionista, che ha l’obiettivo di migliorare i processi di comunicazione e relazione. A questa si affianca spesso il team building, con lo scopo di migliorare la motivazione dei singoli all’interno delle organizzazioni.

Counselor aziendale, come diventarlo: la formazione per ottenere i requisiti

Per incarnare al meglio il ruolo del counselor aziendale, è quasi superfluo dire che la persona deputata a farlo deve avere una naturale predisposizione all’ascolto attivo e grandi capacità relazionali. Il suo pane quotidiano implica importanti skill come l’intelligenza emotiva, la comunicazione interpersonale, e tante altre componenti davvero fondamentali per lavorare al meglio in questo ambito.

Dal 2020, un requisito fondamentale per svolgere la professione di counselor è il conseguimento di una laurea triennale. Tuttavia, fermarsi alla formazione accademica preclude, troppo spesso, l’acquisizione delle competenze di carattere pratico di cui parliamo, per la natura intrinseca che caratterizza l’offerta formativa degli atenei italiani.

Frequentare un percorso di Alta Formazione come un Master in Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane può dunque essere la strada giusta per acquisire una preparazione dall’elevata caratura e dal taglio pratico, che al contempo garantisca uno sviluppo di carriera grazie a un servizio Placement gratuito. Specializzarsi nel counseling è prerogativa di chi studia HR ad alti livelli, e che voglia fare successo in questo ambito del sapere.

 

 

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