Autoliquidazione INAIL 2020: cos’è, come funziona, scadenze previste

Autoliquidazione INAIL 2020

Un obbligo per i datori di lavoro, che ogni anno cercano le informazioni che occorrono per adempiervi al meglio. L’autoliquidazione INAIL è senza dubbio uno degli argomenti più interessanti per tutti coloro i quali siano amministratori di un’impresa, e che abbiano dei lavoratori dipendenti a carico. Ma in cosa consiste questo processo, e qual è il meccanismo che risiede alla base di esso? Ecco che cos’è e come funziona questa serie di adempimenti, e quali sono le scadenze previste per l’anno 2020.

 

Cos’è e come funziona l’autoliquidazione dell’INAIL

Autoliquidazione INAIL 2020Partiamo subito, dunque, con la ricerca di una definizione efficace per spiegare al meglio in cosa consiste l’autoliquidazione dell’INAIL. Si tratta, in maniera abbastanza semplice, di una serie di adempimenti di carattere annuale che i datori di lavoro devono rispettare per poter amministrare un’impresa. Questi consistono nell’obbligo di comunicazione all’INAIL, da effettuarsi entro una determinata scadenza, del saldo del premio assicurativo relativo all’anno precedente, così come del cosiddetto anticipo per l’anno in corso.

L’autoliquidazione impone che i soggetti che sono tenuti a pagare il premio, detto comunemente premio INAIL, siano tutti i datori di lavoro che impiegano i propri lavoratori dipendenti e i propri lavoratori parasubordinati nelle attività che le norme in vigore individuano come attività rischiose. Dunque, chiunque abbia un’impresa che per la legge italiana ed europea viene indicata come azienda che adopera processi nei quali c’è un certo rischio per la sicurezza sul lavoro, deve ottemperare agli obblighi in tal senso.

Qualora il datore di lavoro svolga delle mansioni rischiose, ma non abbia dipendenti, come nel caso degli artigiani, è tenuto ad assicurare sé stesso. In entrambi i casi, il soggetto è tenuto a versare il premio INAIL sottoforma di autoliquidazione. Alcuni esempi di lavori nei quali è presente un certo rischio sono senza dubbio i lavori edili e stradali, l’installazione e la manutenzione di macchine o impianti, lavori per ferrovie, tramvie e funivie, lavori di scavo, lavori di produzione, trattamento, impiego e trasporto di sostanze esplosive, infiammabili, tossiche, caustiche e radioattive e tanti altri.

Come funziona l’autoliquidazione INAIL? Questi adempimenti si basano su un calcolo che è regolato dalle disposizioni dell’Istituto, il quale enuncia anche il tasso per la regolazione e quello per la rata successiva. Ovviamente, ciò differisce per alcuni parametri: tipo di inquadramento nella gestione tariffaria – strettamente correlato al settore di attività dell’impresa in questione - tipo di lavorazione effettuata, numero di infortuni in azienda, agevolazioni e maggiorazioni ove previste. Il calcolo distingue tra l’acconto, che viene definito ‘rata’, e il saldo, che invece è definito ‘regolazione’.

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Autoliquidazione INAIL scadenze: ecco quali dovrebbero essere

Le scadenze per presentare l’autoliquidazione dell’INAIL possono essere definite nella Legge di Bilancio, che nel 2020 è stata approvata nello scorso ottobre. Nonostante non si parli di scadenze già fissate per l’anno, il portale ufficiale INAIL ha specificato che i limiti stabiliti dalla legge si riferiscono ad ‘ogni anno’, e che rientrino nella procedura ordinaria, dunque senza considerare le eventuali proroghe.

Entro il 16 febbraio di ogni anno il datore di lavoro deve calcolare il premio anticipato per l’anno in corso (rata), e il conguaglio per l’anno precedente (regolazione). Ciò, sulla base delle retribuzioni effettive dell'anno precedente. Inoltre, ha l’obbligo di conteggiare il premio di autoliquidazione dato dalla somma algebrica della rata e della regolazione, considerando le eventuali riduzioni contributive. Infine, deve pagare il premio di autoliquidazione utilizzando il modello di pagamento che prevede la legge per la sua attività.

Il premio di autoliquidazione INAIL, come specifica il portale dell’Istituto, può essere pagato in quattro rate trimestrali, ognuna pari al 25% del premio annuale. Ciò previa comunicazione da effettuarsi tramite i servizi telematici previsti per la presentazione della dichiarazione delle retribuzioni.

La scadenza della prima rata è prevista per il 16 febbraio; la scadenza della seconda rata è prevista per il 16 maggio. Per quanto riguarda la scadenza della terza rata, questa è prevista per il 16 agosto ma, come comunica lo stesso portale ufficiale INAIL, questa viene differita al 20 agosto ai sensi dell'art. 3-quater, d.l. 16/2012 convertito dalla l.  44/2012. La scadenza della quarta rata è prevista per il 16 novembre. Se il termine scade di sabato o di giorno festivo il versamento deve essere effettuato il primo giorno lavorativo successivo.

 

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