Colloquio conoscitivo: cosa dire, domande e risposte frequenti

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Ecco allora alcuni consigli utili su cosa dire al colloquio conoscitivo: quali sono le domande frequenti che vengono poste in questa occasione, e quali le risposte giuste da dare per fare una buona impressione.

Colloquio Conoscitivo

Cosa dire al colloquio conoscitivo? Alcuni consigli utili

Nonostante il fatto che le domande del personale che in un’azienda si occupa della selezione sono sicuramente diverse a seconda del tipo di azienda con la quale si interloquisce, esistono alcune domande frequenti che vengono poste durante il colloquio conoscitivo, indipendentemente da quale sia la specifica situazione del momento. Si tratta di quesiti che generalmente vengono posti, appunto, per conoscere il candidato, al fine di capire chi è la persona con la quale si sta interloquendo.

Prima di procedere con l’analisi delle domande frequenti in un colloquio di lavoro conoscitivo, occorre tenere bene a mente alcuni consigli utili per affrontarlo nel miglior modo possibile. Innanzitutto, va compreso subito che il selezionatore del personale, molto spesso, non vi ha mai visto prima; dunque, di conseguenza, vorrà sapere tutto ciò che gli occorre sapere sulla sua vita. Badate bene, ‘occorre’: non è necessario raccontare informazioni non rilevanti al proprio percorso professionale o accademico, a meno che non la domanda non verta su questo.

Un requisito minimo, che troppo spesso viene accantonato, o al quale non viene data la giusta rilevanza, è quello della puntualità. Presentarsi in perfetto orario all’appuntamento stabilito è indice di ordine mentale, serietà e professionalità nell’ambiente lavorativo.

Altro consiglio molto utile è quello di controllare bene la propria mimica facciale e la propria gestualità. Guardare sempre negli occhi l’interlocutore, ridurre all’essenziale i gesti con le mani, comunica padronanza dell’eloquio e dell’argomento della conversazione. In tal senso, sacrosanta è la regola della stretta di mano, la quale impone che questa, innanzitutto, vada compiuta all’inizio e alla fine del colloquio. Inoltre, questa deve avere la giusta vigorosità, ed essere sempre accompagnata con un sorriso.

Ultima, ma non certo per importanza, è la regola dell’onestà: raccontare bugie al colloquio conoscitivo è la mossa più sbagliata che possiate fare. Il vecchio adagio “tutti i nodi vengono al pettine”, in questo caso, si rivela quantomai adatto. Per il resto, niente paura: rilassarsi, evitare le fonti di stress, razionalizzare i timori, entrare in una condizione di serenità.

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Colloquio conoscitivo, domande frequenti e risposte da dare

Mi parli di lei”. Spesso, un colloquio conoscitivo parte così. D’altronde, è senza dubbio la più gettonata tra le domande frequenti che vengono poste in questa occasione. Ciò è ovviamente dovuto al fatto che ci si trova al primissimo incontro.

Niente paura: nervi saldi, un sorrisone e si parte con una presentazione di sé. In pochi minuti va tracciato un quadro esaustivo su chi sei, cosa sai fare, qual è stata la tua carriera e il tuo percorso accademico. Come detto in precedenza, se la circostanza lo richiede ci si può sentire liberi di parlare della propria famiglia, dei propri hobby, delle proprie attività quotidiane.

A questo tipo di domanda, spesso, segue un altro classico intramontabile del colloquio conoscitivo: “Quali sono i tuoi punti di forza? Quali sono i tuoi punti deboli?”. La regola della verità, qui, paga sempre; tuttavia, sottolineare maggiormente quali sono le proprie abilità, competenze e conoscenze, relativamente alla posizione lavorativa per la quale si concorre, può essere sicuramente un’arma molto utile. No all’arroganza, certo, ma mai sminuirsi oltre il comprensibile timore reverenziale.

Infine, spesso viene chiesto: “Perché pensi di poter essere utile all’azienda?”. La risposta a questa domanda presuppone una buona preparazione sulle attività svolte dall’organizzazione della quale si vuole entrare a far parte, e alcune conoscenze sulla posizione lavorativa che si ricoprirà. Il criterio da seguire, in questo caso, è quello della pertinenza: rispondere in maniera mirata, evidenziando il fatto di possedere qualità come l’impegno, la flessibilità, la determinazione, è sicuramente una buona mossa per lasciare una buona impressione al termine del colloquio conoscitivo.

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