Farmaci “Made in Italy”: Stabilimento Angelini di Ancona, superati i 100 milioni di pezzi nel 2016

Farmaci “Made in Italy”

Dal 2000 produzione +90%, occupazione +65%: il sito traina la crescita del polo farmaceutico.

 

Una struttura altamente tecnologica, che impiega 590 addetti; una crescita sorprendente che ha caratterizzato gli ultimi 17 anni, raggiungendo nel 2016 i 104,5 milioni di pezzi prodotti, di cui quasi il 30% destinato all’export. Ma anche una grande attenzione all’ambiente e alla sicurezza dei lavoratori, che ha permesso una riduzione degli infortuni di circa l’80% rispetto al 2000. È la fotografia dello stabilimento Angelini di Ancona, protagonista di una produzione di eccellenza, destinata a oltre 50 Paesi nel mondo, e punta di diamante dell’intero polo farmaceutico aziendale, che ha chiuso il 2016 con un fatturato globale pari a oltre 830 milioni di euro e l’ambizioso obiettivo di superare il miliardo nel 2020.

Uno stabilimento che rappresenta un fiore all’occhiello della produzione pharma “made in Italy”. Con 104,5 milioni di pezzi prodotti nel 2016, pari ad un incremento del 5,2% rispetto all’anno precedente, il sito di Ancona ha messo a segno un risultato storico, superando il tetto dei 100 milioni di pezzi prodotti in un solo anno.

 

Pochissimi stabilimenti farmaceutici italiani hanno simili capacità produttive

Sollo il sito anconetano di Angelini può vantare la quasi totale produzione, circa 38 milioni di unità, del medicinale più venduto nel nostro Paese: Tachipirina®.

Lo stabilimento di Ancona, uno dei tre siti italiani del polo farmaceutico oltre a quello di Aprilia (Fine Chemicals) e Casella (Amuchina), produce farmaci, dispositivi medici, presidi medico-chirurgici e cosmetici. Attivo dal 1983, in 34 anni ha superato i 2 miliardi di pezzi. Particolarmente interessanti sono, però, i dati relativi agli ultimi 17 anni: dal 2000 al 2016 i volumi sono cresciuti del 90% (nel 2000 erano 55 milioni le unità prodotte), l’occupazione è aumentata del 65% (358 addetti nel 2000 a fronte dei 590 del 2016) e sono stati investiti 110 milioni di euro. Tutto questo migliorando, al contempo, gli indicatori di qualità (+18%) e gli indici infortunistici, che hanno visto una riduzione di circa l’80% degli incidenti sul luogo di lavoro.

Numeri da capogiro, che testimoniano la scommessa di Angelini sull’Italia e sullo stabilimento anconetano, come spiega Egiziano Iencinella, Direttore Industriale del polo farmaceutico dal 2000 al 2016, 43 anni di carriera aziendale in Angelini, da poco conclusi per raggiunti limiti di anzianità.

 

Diversi sono gli elementi che ci hanno permesso di arrivare all’eccellenza oggi rappresentata dal sito di Ancona e, in generale, dall’intero polo. Tra questi, una chiara visione del futuro, la capacità di innovazione e la ricerca continua, la volontà comune di migliorare costantemente, le competenze elevate del personale, su cui abbiamo investito molto, e, soprattutto, un ottimo gioco di squadra. Nel 2000 – ricorda Iencinella - decidemmo di far crescere lo stabilimento anconetano; avremmo anche potuto valutare di delocalizzare la produzione in Paesi ‘low cost’ ma questo avrebbe comportato la chiusura del sito. Non era ciò che volevamo e non ci siamo mai accontentati, neanche quando nel 2007 raggiungemmo il primo obiettivo: 70 milioni di pezzi in un anno. Ciò che ha fatto davvero la differenza sono le persone, che abbiamo sempre voluto coinvolgere, a tutti i livelli, e con le quali abbiamo condiviso piani industriali, strategie e risultati”.

 

Tra i punti di forza del sito di Ancona c’è sicuramente la capacità di coniugare l’attività produttiva con le esigenze di sostenibilità ambientale. “Poniamo grande attenzione alla sicurezza e all’ambiente”, continua Iencinella. “Per questo motivo abbiamo realizzato un cogeneratore di energia elettrica e un impianto fotovoltaico, che ci rendono autonomi per oltre il 60% nella produzione di energia. Ciò ha notevolmente ridotto le emissioni in atmosfera: 4.000 tonnellate di CO2 in meno ogni anno, che equivalgono alla piantumazione di 1.000 ettari di bosco”.

L’intero polo farmaceutico è una realtà che, tra Italia ed estero, impiega 3.000 persone; nel 2016 ha fatturato oltre 830 milioni di euro, realizzati per il 54% nel nostro Paese, con una crescita complessiva dell’1,7%sul 2015 e del 130% rispetto al 2000.

 

“Si tratta di una crescita sicuramente importante, dovuta all’impegno e alla passione di tutte le persone che lavorano in Angelini e che hanno raccolto la nostra sfida: trasformare il polo farmaceutico in un modello di efficacia ed efficienza, in grado di creare un reale vantaggio competitivo per l’azienda”, commenta Gianluigi Frozzi, Ceo Pharma di Angelini. “In questo contesto, lo stabilimento anconetano rappresenta una punta di diamante, uno dei siti produttivi più avanzati d’Italia, capace di contribuire largamente al fatturato italiano ed estero del polo. La prospettiva futura – conclude Frozzi – è quella di crescere ancora: ad Ancona, puntiamo ad aumentare la produzione di un ulteriore 25% entro il 2020; come polo, l’obiettivo è superare tra 3 anni il miliardo di euro di fatturato. Per raggiungere questo ambizioso traguardo, già nel corso del 2016 abbiamo incrementato del 37% gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ma prevediamo di stanziare nuove risorse anche nei prossimi anni”.

 

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