Alma Laboris Business School - La salute e l'offerta sanitaria nelle città metropolitane italiane

La salute e l'offerta sanitaria nelle città metropolitane italiane

La salute e l'offerta sanitaria nelle città metropolitane italiane

Il recente rapporto "Focus: Salute e Offerta Sanitaria nelle Città Metropolitane" presenta un'analisi dettagliata delle condizioni di salute e delle caratteristiche dell'offerta sanitaria nelle principali aree urbane italiane.

Questo studio offre uno sguardo comparativo tra diverse città metropolitane e le loro articolazioni territoriali, concentrandosi sui periodi dal 2007 al 2021, con particolare attenzione agli effetti della pandemia da Covid-19.

Strutture di Ricovero e Posti Letto
In Italia, al 1° gennaio 2021, vi erano 1.051 strutture di ricovero con 230.992 posti letto, equivalenti a 3,9 per 1.000 abitanti. Questi posti letto sono fortemente concentrati nei comuni capoluogo delle città metropolitane, con una media di 7,2 per 1.000 abitanti, rispetto a 1,9 nei comuni di prima cintura e 2,1 nei comuni di seconda cintura. La città metropolitana di Roma registra la più alta concentrazione di posti letto, con quasi l'82% dei posti letto regionali ubicati nel territorio metropolitano.

Mortalità Evitabile
Il rapporto evidenzia una crescita della mortalità evitabile in tutte le città metropolitane tra il 2021 e il triennio 2017-2019, con incrementi maggiori nel Mezzogiorno. La mortalità prevenibile, in particolare, ha visto un aumento del 27,1%, dovuto in parte agli impatti della pandemia da Covid-19. La componente trattabile della mortalità è rimasta relativamente costante, con variazioni territoriali significative.

Ricorso all'Ospedalizzazione
Nel 2021, i comuni capoluogo hanno mostrato un tasso di dimissioni ospedaliere per malattie del sistema cardiocircolatorio di 8,4 per 1.000 abitanti, con i livelli più alti registrati a Napoli (10,2 per 1.000) e Catania (9,4 per 1.000). Le differenze di genere sono marcate, con un tasso di ospedalizzazione maschile significativamente superiore a quello femminile. Per le malattie dell’apparato respiratorio, i comuni capoluogo hanno registrato 7,3 dimissioni ogni 1.000 abitanti, con tassi particolarmente elevati a Bologna e Roma.

Conclusioni
L’analisi mette in luce le disuguaglianze nell’offerta sanitaria e le diverse condizioni di salute tra le città metropolitane italiane. La concentrazione di strutture e risorse sanitarie nei comuni capoluogo evidenzia la necessità di una pianificazione sanitaria più equilibrata e di politiche mirate per migliorare l’accesso alle cure nelle aree meno servite. La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente esacerbato queste disuguaglianze, sottolineando l’importanza di un sistema sanitario resiliente e inclusivo.

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