Influencer marketing Italia: le statistiche relative al 2020

Influencer marketing Italia: le statistiche relative al 2020

Sono ormai considerati a tutti gli effetti alla stregua di personaggi pubblici, con una propria autorità nei confronti dei propri seguaci, e la capacità di orientarne le decisioni. Gli influencer rappresentano gli opinion leader del nostro tempo: osservati, ascoltati, e, per l’appunto, seguiti.

Il marketing non ha certo ignorato il richiamo del potere di queste persone, cercando di sfruttarne al meglio le potenzialità. In che stato è l’influencer marketing in Italia? Vediamo insieme le statistiche relative al 2020 grazie al report Brand & Marketer dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (ONIM).

Influencer marketing in Italia: il report con i dati del 2020 sul fenomeno

Secondo le voci di centinaia di professionisti, raccolte dalla statistica, il settore dell’influencer marketing sta attraversando un periodo di apparente maturità, la più naturale delle conseguenze positive a una prima fase in cui, come è immaginabile, i pionieri del settore e gli specialisti dell’opinion leading online.

Prima di tutto, la soddisfazione di questi ultimi verso questa particolare tipologia di marketing, che si conferma altissima: circa otto professionisti su dieci si dichiara soddisfatto, o ampiamente soddisfatto, ragionevolmente, diremmo, perché grazie agli influencer è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi. Che, per lo più, sono ancora costituiti dall’incremento della awareness attorno a un’azienda; tuttavia, anche reputation e community stanno ritagliandosi la propria parte.

A che punto siamo, per quanto riguarda il ‘professionismo’ dell’influencer marketing? Stando alle statistiche del report ONIM, circa il 42% dei marketer dichiara infatti di retribuire sempre i creator coinvolti; la maggior parte di loro, prevede compensi di tipo economico.

Influencer marketing in Italia, le tendenze emergenti e i social più usati

Quali sono, invece, i social network più utilizzati per fare influencer marketing in Italia? Il canale più importante continua a essere Instagram, il posto dove, probabilmente, è nato un fenomeno esplicativo della nostra epoca e significativo per tutti, sempre più abituati a questi meccanismi.

La stragrande maggioranza degli intervistati dal report lo reputa ancora oggi il social più importante per quanto riguarda questa tipologia di marketing. A risultare ancora una volta dominante è anche YouTube, sebbene questo, ovviamente, comporta dei costi più alti (anche per gli influencer stessi).

Tra le piattaforme emergenti, impossibile non citare TikTok, che ragionevolmente definiremmo il social network che, in prospettiva, può occupare un ruolo di grande rilievo per questa disciplina. Un professionista su dieci dichiara di utilizzarlo spesso, per una certezza che, secondo l’ONIM, è destinata a crescere. Un po’ come Twitch, principalmente dedicata ai gamers, capaci di creare community attorno ai videogiochi, interagendo con altri utenti in modi diversi.

 

 

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