Commercio Estero: Mercati Emergenti

Commercio Estero: Mercati Emergenti in ripresa, ecco i Paesi più in Crescita nel 2017

 

I mercati dei Paesi Emergenti continuano la loro corsa al rialzo e diventano possibili obiettivi per gli investitori. Tra i mercati più performanti si possono distinguere il Brasile e il Vietnam.

 

Cresce l’azionariato nei mercati emergenti. Tra le sorprese di questo primo trimestre figurano Brasile e Vietnam. A convincere gli investitori della profittabilità del mercato brasiliano sono state le ambiziose riforme economiche promosse dal Presidente Temer.

Se gli investitori avessero saputo un anno fa che i Mercati Emergenti avrebbero subito una tale crescita ad oggi avrebbero ottenuto dei guadagni sorprendenti. Le cose tuttavia non sono andate così: basti pensare che nel 2015 un’analisi di Bloomberg definiva i Paesi Emergenti una “scommessa persa” e li dava praticamente per spacciati. In realtà, nemmeno il rialzo dei tassi Fed è riuscita a fermare la crescita dei Mercati Emergenti.

I Paesi Emergenti, infatti, dopo alcuni anni difficili tra espansioni e contrazioni, sono attualmente in una fase di ripresa: proprio l’agenzia americana Bloomberg ha fatto notare che da gennaio l’indice MSCI Emerging Markets è cresciuto del +12%, registrando un aumento per l’ottava sessione consecutiva e determinando così dei rialzi ai massimi da giugno 2015.

Un risultato certamente migliore rispetto alla media dei listini continentali, dal momento che l’indice MSCI World si è dovuto accontentare di un +5,25%. Ecco perché l’attenzione degli investitori sta tornando a concentrarsi sui Paesi Emergenti, come recentemente confermato anche da Peter Elam Hakansson, direttore degli investimenti di East Capital:

"I mercati emergenti hanno silenziosamente iniziato a riacquisire interesse da parte degli investitori internazionali. Dal 2012 a oggi i mercati emergenti hanno visto deflussi per 100 miliardi di dollari, ma oggi questo trend sembra essersi invertito. Siamo positivi su questa asset class. Il differenziale di crescita fra le economie sviluppate e quelle emergenti è destinato ad aumentare a favore di queste ultime".

Quali sono dunque i Paesi emergenti che hanno registrato la crescita maggiore?

 

Mercati emergenti: azionariato ai massimi dal 2015

Dopo il negativo biennio 2014-2015, i Mercati Emergenti sono tornati ad attrarre capitali. I fondi bond EM, specializzati in questa classe di investimento, hanno raccolto nel 2016 ben 39 miliardi di dollari netti di nuova liquidità, più altri 16 miliardi di dollari soltanto a partire da gennaio 2017. Allo stesso modo, anche i fondi azionari emerging hanno raccolto 8,4 miliardi di dollari di nuove risorse.

Nel complesso, dunque, i mercati azionari dei Paesi Emergenti continuano la corsa al rialzo, con l’indice MSCI Emerging Markets in aumento del 3,1% solo nel mese di febbraio. Per quanto riguarda gli indici di borsa, il Merval argentino ha guadagnato più del 17% dall’inizio dell’anno, mentre la Borsa indiana più del 10%. Nell’area asiatica, invece, a trainare l’indice è soprattutto la borsa di Hong Kong.

Grazie al rinnovato afflusso di capitali, inoltre, è aumentato anche l’apprezzamento delle valute dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica): ad esempio, il rublo ha registrato un rialzo del +7,5%, il rand sudafricano del +4% e il real brasiliano del +6,5%.

Se nel 2016 i performer migliori erano stati Brasile e Russia, quest’ultima ha subito una dura battuta d’arresto: nel 2017 la Russia si trova tra i peggiori Paesi emergenti, con un calo del -6,6%, dovuto principalmente allo stallo del prezzo del petrolio e alle conseguenze delle politiche di Trump.

Mercati emergenti: Brasile e Vietnam tra i migliori performer

Il Brasile, invece, si conferma uno dei migliori Mercati Emergenti, con una crescita del +15,6% a febbraio 2017. In seguito all’elezione di Trump il mercato brasiliano ha registrato una lieve frenata, ma ad oggi ha superato del 100% i minimi toccati a gennaio del 2016. Tra i fattori positivi che potrebbero portare a una nuova espansione dell’economia del Paese troviamo l’inflazione, che sta gradualmente scendendo, e il ciclo dei tagli dei tassi tutt’ora in atto. La corruzione resta ancora un grave problema, ma il Brasile sta finalmente uscendo dalla peggior fase di recessione della sua storia.

Anche il Vietnam fa parte dei top performer dei Mercati Emergenti, grazie soprattutto ad una solida crescita economica e alla ripresa del settore bancario, che è riuscito a superare le problematiche dovute al crash immobiliare del 2012. Il mercato vietnamita è strettamente correlato alle esportazioni e agli investimenti diretti esteri (IDE), che sono molto consistenti e che nel 2015 hanno rappresentato il 71% dell’export totale. I rischi commerciali per il Vietnam al momento sembrano minimi, soprattutto perché il costo del lavoro è ancora a livelli molto attraenti.

 

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