L’Albania è l’unico Paese europeo che in guerra ha aumentato l'import da Ucraina e Russia

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Una scelta in totale controtendenza con quanto annunciato, promosso e sostenuto dal mondo intero, in particolar modo in Europa.

La guerra in Ucraina ha dato un colpo pesante all'economia mondiale: anche le nazioni che hanno sanzionato la Russia, hanno subito un contraccolpo. Ma c’è chi va in direzione opposta, diventando l’unico Paese europeo che in guerra ha aumentato l'import da Ucraina e Russia: l’Albania.

Tirana ha aumentato gli import da Mosca, nonostante le sanzioni europee, già dallo scorso maggio. Come spiega Euractiv nel primo trimestre del 2022, il Paese ha importato circa 20mila tonnellate di grano dalla Russia, con una diminuzione del 21 per cento rispetto al volume del 2021. In seguito allo scoppio della guerra, l’Albania, che rischiava di ritrovarsi senza grano, ne ha importato, in meno di un mese ben 10mila tonnellate.

Per quanto riguarda la quantità, l'aumento è stato ancora più significativo, con un incremento del 112 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In testa agli articoli più importati, l'olio di girasole è stato il numero uno, seguito da mobili, materassi e materiali come acciaio e legno.

Ma perché è avvenuto ciò? Come mai l’Albania ha continuato – e, anzi, accentuato – a importare da Ucraina e Russia? Nonostante il volume degli scambi commerciali con questi Paesi sia basso, Tirana è fortemente dipendente dall'importazione di materiali vitali, come cereali e petrolio, acquistando dall’Italia i prodotti derivati da cereali e semi di girasole provenienti dall’Ucraina e il petrolio russo lavorato nelle raffinerie del nostro Paese.

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