Export acciaio, grande exploit per l’Italia nel 2021: settore in recupero

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È un grandissimo recupero quello di cui si sta rendendo protagonista l’export dell’acciaio in Italia.

I numeri del 2021 certificano un grosso exploit, quello delle esportazioni tricolori di prodotti della siderurgia, tubi e altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio.

La crescita è dell’11,5% in quantità e del 51,7% in valore. Cifre davvero positive, in particolar modo se rapportate a quelle del 2020, in cui si era registrato un calo del 18,6% in valore. Il valore passa da 14,8 a 22,5 miliardi di euro. Una variazione positiva dovuta, calcolata dall’Ufficio studi siderweb, all’aumento delle vendite all’estero in quantità ma, soprattutto, all’incremento dei prezzi.

Dati confortanti anche se guardiamo alle esportazioni dei primi 20 poli siderurgici italiani: sono passate da 12 a 19 miliardi di euro, con un incremento del 58,2%. Sugli scudi i poli di Alessandria (+153,4%), Verona (+102%), Mantova (+89,8%), Genova (+84,9%), Brescia (+67,6%); benissimo anche Taranto (65,2%) e Cremona (64,5%). Variazioni positive sotto la media per Bergamo (+9,1%), Ravenna (+26,8%), Vicenza (+31,7%), Forlì-Cesena (38,3%), Monza-Brianza (+41,8%) e Torino (+44,1%).

I dati confermano il consolidamento della geografia dei poli produttivi dell’acciaio italiani che si è venuta a creare dopo la grande crisi del 2008. Le parole di Gianfranco Tosini dell’Ufficio studi siderweb a riguardo: “Le esportazioni hanno registrato una riduzione molto più marcata nelle province dove sono (erano) presenti le aziende siderurgiche di maggiori dimensioni”.

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