Export Italia, il Sud resiste grazie a un settore in crescita nel 2020

Export Italia, il Sud resiste grazie a un settore in crescita nel 2020

Il Sud Italia resiste al (prevedibile) calo dell’export italiano nel 2020. Lo ha rivelato l’ultimo report firmato Sace, che ha indagato sull’andamento delle esportazioni di merci dal nostro Paese per l’anno solare appena concluso.

Un anno inevitabilmente segnato dalla pandemia da Covid-19, che ha necessariamente frenato l’export tricolore, ma che ha permesso di segnalare i suoi punti di forza e le motivazioni per ripartire, più forte di prima.

Il baluardo del Mezzogiorno resta ancora una volta il settore agroalimentare, in cui il Sud primeggia e continua ad avere un ruolo importante, mostrando “una dinamica meno negativa della media grazie alle ottime performance dei prodotti agroalimentari”.

Nello specifico – si legge – in Campania, Puglia, Abruzzo, Basilicata, Molise e Calabria il tasso medio di crescita del comparto di alimentari e bevande nei primi nove mesi del 2020 è stato del 10,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, contro la media nazionale pari all’1,3%. Focus sui prodotti agricoli, che crescono del 6,7%, con particolare nota di merito per la Puglia.

Uno studio, quello Sace, che sottolinea come l’export italiano sia profondamente diversificato a livello territoriale, e che evidenzia la resistenza di un territorio dalle potenzialità inespresse, che potrebbe commercializzare i propri prodotti non solo con i partner con i quali si intessono relazioni già consolidate (Usa e Germania su tutti) ma anche verso nuovi mercati, in un’attività di esplorazione che potrebbe aprire, in uno scenario a medio termine, diverse opportunità interessanti.

 

 

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