Perché le risorse umane potrebbero voler smettere di chiamare i lavoratori "risorse"

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Un recente sondaggio effettuato da Gartner afferma che nelle organizzazioni in cui i dipendenti sono visti come persone piuttosto che come risorse, i lavoratori hanno 3,8 volte più probabilità di ottenere prestazioni elevate. È un risultato, questo, che arriva mentre altri sondaggi rivelano che "risorse umane" potrebbe essere un termine obsoleto.

Nella sua ricerca, Gartner ha proposto un approccio al lavoro "incentrato sull'uomo", che include flessibilità, forte collaborazione e gestione basata sull'empatia. Un modello che supera i modelli "ibridi flessibili" e i modelli basati sulle gerarchie, in cui, al centro, c’è di nuovo, sempre, la persona in quanto tale e non più in quanto risorsa.

Per creare un posto di lavoro del genere, i lavoratori hanno bisogno di autonomia ma anche di responsabilità per il proprio lavoro: i lavoratori che possono scegliere quando lavorare hanno 2,3 volte più probabilità di ottenere prestazioni più elevate rispetto ai dipendenti che non possono, ha affermato la ricerca.

Inoltre, i dipartimenti strategici delle risorse umane possono migliorare il coinvolgimento consentendo ai dipendenti di fornire input sulla progettazione del lavoro di un'azienda. Coinvolgere i dipendenti nella realizzazione di progetti, nello sviluppo di soluzioni, li rende partecipi. E cosa differenzia una ‘semplice’ risorsa da una persona? La sua capacità di partecipare, appunto, alla vita dell’azienda, non come pedina, ma come professionista.

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