Gestione dei conflitti al lavoro: i manager se ne occupano per 4 ore a settimana

Gestione dei conflitti al lavoro

La gestione dei conflitti al lavoro è una delle tematiche più interessanti per quanto concerne la vita quotidiana di un’azienda del contesto attuale, proprio perché, oggi, situazioni di questo genere si verificano sempre più frequentemente.

Tanto che, da una recente ricerca effettuata da Myers-Briggs, i manager se ne occupano per 4 ore a settimana.

Oltre un terzo degli intervistati ha affermato di affrontare i conflitti sul lavoro spesso, molto spesso o sempre, rispetto al 29% che ha affermato lo stesso nello studio dell’azienda del 2008. E da cosa sono causate queste situazioni?

La causa principale addotta dagli intervistati è quella della scarsa comunicazione sul posto di lavoro. Inoltre, sebbene il conflitto apparisse diverso per i lavoratori in ufficio, ibridi e remoti, pare che i lavoratori in ufficio siano più propensi a dire che una scarsa comunicazione causava conflitti sul lavoro rispetto ai lavoratori ibridi o completamente remoti.

Tornando al tempo, è davvero troppo quello che i manager occupano per la gestione dei conflitti al lavoro. Come porre un freno a ciò? Chi lavora nelle risorse umane, con il suo intervento, può sistemare le cose, anche parzialmente.

Quando i dipendenti non sono d’accordo e i manager sono perplessi, le risorse umane possono cercare di mediare tra le decisioni della governance e chi, per certi versi, ne subisce gli effetti. Quando il conflitto coinvolge direttamente il manager, invece, le risorse umane possono fungere da voce neutrale per aiutare i dipendenti a capire i passaggi successivi e coinvolgere il manager nella risoluzione del conflitto.

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