Scopri i Master e Corsi che potrebbero Interessarti
Principio di Pareto nella ricerca di lavoro: cos’è e come funziona
È definito come un risultato di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto, il principio di Pareto, un argomento che nel corso degli ultimi anni si è scoperto essere parecchio interessante anche per quanto concerne la ricerca di lavoro.
Quella attiva, si intende, in cui è fondamentale imparare a dare priorità a quelle azioni che permettono di raggiungere i risultati attesi. Vediamo insieme che cos’è e come funziona.
Cos’è il principio di Pareto, come funziona e quali vantaggi porta
In un contesto dove c’è una forte concorrenza per un posto di lavoro, è fondamentale riuscire a sfruttare una ricerca attiva del lavoro che permetta di raggiungere l’obiettivo senza un dispendio inefficace di tempo e risorse. Il principio di Pareto nella ricerca di lavoro ci viene in soccorso.
Questo assunto, sviluppato dall’economista, ingegnere e sociologo Vilfredo Pareto nel 1897, è una regola statistico-empirica secondo cui impiegando solo il 20% di una certa azione si potrà avere l’80% dei risultati. La Legge 80/20 – questo il suo soprannome – trova riscontro in tantissimi settori.
Cosa dimostra questa regola? Che la maggior parte degli effetti ottenuti proviene da un numero limitato di cause. Secondo la Legge di Pareto, solo il 20% delle azioni dirette alla ricerca attiva del lavoro porterà l’80% del rendimento. È importante dunque trovare la strategia più adatta, ovvero quella che permette di capire cosa deve esserci in quel 20%.
Il primo passo è quello di non iniziare impiegando l’intero tempo a disposizione nell’unico sforzo di candidarsi agli annunci online. Cercare un’occupazione, infatti, richiede diverse azioni, tutte da testare. Poi, pianificare, e tenere traccia delle attività e dei risultati che comportano. Infine, monitorare tempi e risultati, in modo da capire quali attività possono permettere un rendimento più elevato rispetto ad altre.
by
Redazione HR
