DEI, diversità, equità e inclusione: come applicare questi principi?

DEI

L’acronimo DEI, che sta per diversità, equità e inclusione, è al primo posto nelle priorità dei datori di lavoro delle migliori aziende del mondo.

Un imperativo aziendale e morale che implica come i leader aziendali si rendano conto che avere dipendenti con prospettive diverse dà loro un vantaggio perché è un fattore per un'efficace risoluzione dei problemi, un brainstorming creativo e un’esperienza generale migliore. Ma come fare ad applicare i principi di diversity, equity e inclusion?

Prima che le organizzazioni possano trarre vantaggio dalla DEI, i loro leader devono impegnarsi a fare di queste iniziative un principio dei loro valori. Devono investire le risorse necessarie per garantire che i diversi gruppi siano adeguatamente rappresentati, che ci sia equità nelle opportunità e nelle strutture retributive e tutte le persone si sentano benvenute e incluse nell'organizzazione. Le strategie DEI sono un qualcosa che, dunque, più che diventare un vero e proprio diktat, devono entrare sottopelle prima nella governance e, successivamente, nei dipendenti. 

Partiamo dalla diversità. Anche prima che la pandemia puntasse i riflettori sulle questioni sociali che, oggi, sono sotto gli occhi di tutti, le imprese stavano lavorando per migliorare questo aspetto. La diversità di genere, quella etnica, ma anche quella religiosa e quella sociale, giocano un ruolo fondamentale per il rafforzamento del business. Molte aziende hanno migliorato la diversità tra i loro team, ma per farlo hanno avuto bisogno di considerare diverse pipeline di talenti, verificare i loro processi per garantire che candidati qualificati provenienti da diversi gruppi vengano presi in considerazione, eliminare i pregiudizi nel team stesso.

Un valore forse meno immediato alla comprensione è quello dell’equità. Fondamentale per raggiungere l'inclusione e l'appartenenza, si traduce in un costante controllo delle strutture retributive, delle pari opportunità economiche e di apprendimento, insomma del fatto che i dipendenti abbiano tutti accesso alle risorse di cui hanno bisogno nel modo in cui hanno bisogno.

Nell'ultimo anno, molti leader delle risorse umane hanno puntato i riflettori sulla parte dell'inclusione della DEI. Con una storica carenza di manodopera, hanno cercato di coinvolgere tutti i dipendenti e garantire che le persone fossero più felici sul lavoro, sapendo che il miglioramento dell'esperienza complessiva dei dipendenti può tradursi in una migliore fidelizzazione.

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