Genitori che lavorano

Genitori che lavorano, quali benefit per migliorare il loro lavoro?

I genitori che lavorano sono molto più suscettibili allo stress e al burnout rispetto alle loro controparti senza figli.

Sono alcune recenti ricerche ad affermarlo: la difficoltà di bilanciare genitorialità e lavoro, sia per le donne che per gli uomini, è in diversi casi un reale problema.

Non solo per il dipendente: con i genitori che lavorano che costituiscono gran parte della forza lavoro, le organizzazioni che non riescono a offrire i vantaggi di cui i genitori hanno bisogno dovranno affrontare tassi più elevati di burnout e turnover e faranno fatica a reclutare e trattenere i migliori talenti. Quali benefit per riuscire nello scopo?

Aiutare i genitori lavoratori è possibile con alcuni espedienti che più che ‘extra’ si rivelano veri e propri accorgimenti. Il primo è quello di garantire orari di lavoro flessibili e la possibilità di lavorare da casa secondo necessità. I datori di lavoro devono comprendere le esigenze dei genitori che lavorano portando loro un vantaggio, quello di poter avere maggiore possibilità di scelta sull’orario e sul luogo di lavoro.

Inoltre, le migliori organizzazioni offrono sempre più sussidi per l'assistenza ai genitori che lavorano: un bonus che può essere economico, con un’aggiunta allo stipendio, ma anche dal punto di vista di fringe benefit come asili nido e strutture di ‘supporto’, o una tata, che dà loro la certezza che avranno una copertura per l'assistenza ai bambini in momenti in cui non possono essere presenti.

 

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