Cos'è un social recruiter, e cosa fa nel suo lavoro

Cos'è un social recruiter, e cosa fa nel suo lavoro

Alzi la mano chi non ha mai pensato che i social media, ormai, fanno parte della vita di tutti noi. Una conclusione piuttosto immediata, figlia di un’osservazione empirica di cui tutti saremmo capaci.

Ma cosa accade nel mondo del lavoro? La potenza di Linkedin è sotto gli occhi di tutti, il personal branding diventerà nel giro di qualche anno pane quotidiano per tutti. E nel settore delle risorse umane? Che nascano nuove figure professionali, come quella del social recruiter, un recruiter 2.0 di cui il mondo del lavoro ha bisogno, e dal quale trarrà un potenziale davvero sconfinato.

Social Recruiter

Social recruiter: chi è, cosa fa, come diventare

Lo specialista del recruiting tramite i social network è il social recruiter, una nuova figura professionale che potrebbe dominare il contesto HR nei prossimi anni. In realtà, ad essere davvero precisi, non si tratta di un vero e proprio ruolo, bensì di una particolare declinazione della professione del recruiter, che tutti conosciamo bene, e di cui il social recruiter condivide, essenzialmente, le mansioni principali.

Un social recruiter, infatti, fa esattamente ciò che ci aspettiamo da un recruiter ‘tradizionale’ e dalla sua attività quotidiana. Le differenze che separano la professione da questa sfumatura (tutt’altro che trascurabile) sono piuttosto relative ad alcune delle attività che svolge nel suo lavoro.

Ad esempio, quella di screening dei profili dei candidati utilizzando, appunto, i social network. Dicevamo di Linkedin e di come questo possa rappresentare per il social recruiter una potente arma per chi cerca lavoro, e voglia promuovere attraverso la Rete il suo profilo professionale; questo è infatti uno dei mezzi più utilizzati per monitorare eventuali possibili candidati a ricoprire una posizione.

Soprattutto, una piattaforma come questa offre la possibilità di avviare una campagna di talent acquisition nel modo migliore, in virtù della visibilità che una risorsa può trarre dalle funzionalità legate alla creazione di un profilo sul social.

Non esiste, tuttavia, solo Linkedin: anche l’attività di recruiting tramite Facebook acquisisce un peso decisivo nell’attività quotidiana di un social recruiter, che si affida, dunque, anche a piattaforme pensate per un utilizzo meno professionale per scovare i migliori talenti. Questo aspetto rende questo professionista una

Come diventare social recruiter: perché frequentare un Master sull’argomento

Il social recruiter, dunque, è una moderna declinazione della già esistente professione del recruiter, un ruolo che, per essere ricoperto al meglio, necessita di persone che abbiano nel proprio bagaglio una formazione completa, dal taglio pratico.

Il Master in Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane di Alma Laboris Business School rappresenta un valido alleato per la costruzione di un background formativo adatto a rispondere alle attuali richieste del mondo del lavoro, in virtù della connotazione prettamente pratica degli insegnamenti, articolati in un programma didattico all’avanguardia.

In esso, ampio spazio è dedicato alla materia del social recruiting, e a questa importante flessione verso le nuove tecnologie che la professione sta assumendo. Il Master di Alma Laboris comprende un Servizio Placement gratuito, per massimizzare la spendibilità occupazionale del titolo.

 

 

 

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