Reddito di Cittadinanza: 18 mila beneficiari hanno già trovato un’occupazione

Reddito di Cittadinanza: 18 mila beneficiari hanno già trovato un’occupazione

Anpal ha pubblicato alcuni dati sul numero dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che ad oggi hanno già trovato un posto di lavoro. Nello specifico parliamo di 18 mila beneficiari già occupati. A questi si aggiungono anche quelli che sono stati convocati dai Centri per l’Impiego per la sottoscrizione del Patto per il Lavoro.

 

Il Reddito di Cittadinanza la misura a sostegno dei soggetti più deboli

Il Reddito di Cittadinanza è la misura fortemente voluta dallo scorso Governo, per sostenere i soggetti più deboli, aiutandoli a trovare un posto di lavoro. Questa misura prevede il rilascio di un sussidio economico mensile, destinato ai beneficiari, oltre ad un percorso di inserimento e reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. I Centri per l’Impiego con i navigator, hanno il compito di aiutare i beneficiari nella ricerca di un’occupazione. Questi non sono tenuti solo ed esclusivamente ad incassare l’assegno mensile, ma devono firmare il Patto per il Lavoro presso i Centri per l’Impiego, ed iniziare un percorso assistito di ricerca di un’occupazione. Quanti sono i beneficiari del sussidio economico che hanno realmente trovato un’occupazione? Quanti sono stati convocati dai Centri per l’Impiego? Come sta procedendo tutta la macchina operativa?

I beneficiari del Reddito di Cittadinanza che hanno trovato lavoro

L’Anpal ha reso noti alcuni dati relativi ai beneficiari del sussidio economico ed al Reddito di Cittadinanza. Da settembre fino al 15 novembre, secondo i dati, sono stati 200 mila i beneficiari del sussidio ad essere stati convocati presso i Centri per l’Impiego. Di tutti questi, 18 mila hanno già trovato un posto di lavoro, grazie anche all’aiuto e sostegno dei navigator e di tutta la macchina operativa. I Centri per l’Impiego ed i navigator, muniti dei dispositivi elettronici previsti, hanno aiutato una grande fetta dei beneficiari nella ricerca attiva di un posto di lavoro. Questo su tutto il territorio nazionale.  Insomma, il Reddito di Cittadinanza continua il suo cammino e la sua corsa, in tutt’Italia, con dei risultati che comunque lasciano ben sperare, nonostante le tante critiche mosse a questa misura, studiata per sostenere i disoccupati che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Il Patto per il Lavoro

I beneficiari del sussidio economico sono tenuti a firmare il Patto per il Lavoro, partecipando attivamente alle attività e ricerca previste dal patto stesso. Sono esclusi da tutto ciò i beneficiari della pensione di cittadinanza, i beneficiari con un’età superiore o pari ai 65 anni, i soggetti con disabilità. Ed ancora, possono essere esonerati i soggetti con figli minori di 3 anni, così come i componenti della famiglia con disabilità grave e non autosufficienti, ed ancora chi frequenta corsi di formazione oppure gli occupati a reddito basso.

Il presidente Anpal, Domenico Parisi, ha voluto specificare che le scorse settimane sono stati diffusi dati ed informazioni non vere a riguardo della misura a sostegno dei disoccupati. “Trovo irresponsabile diffondere notizie e dati non verificati” ha espresso Parisi. I Centri per l’Impiego ed i navigator, stanno svolgendo al meglio il loro lavoro, convocando i beneficiari per la firma del Patto per il Lavoro e per la ricerca attiva di un’occupazione. L’Anpal ha messo a disposizione, per questa fase operativa del Reddito, circa 3 mila navigator, che attualmente sono tutti operativi e sta anche fornendo assistenza alle varie Regioni, per andare a facilitare i servizi di accompagnamento al lavoro.

Parisi si considera molto soddisfatto dei risultati raggiunti, nel corso di soli 6 mesi. Per l’inserimento definitivo nel mondo del lavoro dei beneficiari, bisogna aspettare che prima si compiano tutte le procedure tecniche e burocratiche previste, cosa che sta avvenendo a ritmi record in queste settimane.

 

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