Crisi di governo, cos’è, perché accade e come funziona: la spiegazione

Crisi di governo, cos’è, perché accade e come funziona: la spiegazione

Con tutta probabilità non c’è alcun italiano che non ne abbia sentito parlare almeno una volta, vista la grande frequenza con cui si verifica questo fenomeno. Parliamo della crisi di governo, una condizione che la nostra Repubblica ha affrontato ben più di una volta nel corso dell’ultimo decennio.

Vediamo insieme che cos’è, perché accade e come funziona: una spiegazione di cosa succede in questi casi.

Cos’è questo fenomeno: definizione e significato

Come tutti sappiamo, la tripartizione del potere, in Italia, stabilisce che il Governo abbia il potere esecutivo, ovvero il potere di far applicare e rispettare le leggi. Il potere legislativo, invece, è detenuto dal Parlamento; è importante sottolineare ciò, perché noi cittadini italiani non votiamo il Governo, ma votiamo il Parlamento, la rappresentanza del popolo.

Una crisi di governo è una situazione in cui un Governo presenta le proprie dimissioni a causa della rottura del rapporto di fiducia con il Parlamento. In questo caso, si dice normalmente che ‘non c’è una maggioranza’ che sostiene il Governo; viene meno, dunque, la fiducia dei rappresentanti del popolo nei confronti di chi detiene il potere esecutivo.

Perché avviene una crisi di governo, e perché il presidente si dimette

Una crisi di governo, dunque, avviene sostanzialmente quando il Governo perde la fiducia del Parlamento. Distinguiamo tuttavia le crisi parlamentari dalle crisi extraparlamentari. Le prime nascono da una votazione contraria sulla questione di fiducia o sul voto di fiducia, oppure da una mozione di sfiducia. Quando, invece, si verifica una crisi extraparlamentare, significa che c’è stata una crisi politica all'interno della maggioranza che sostiene il governo.

L’esecutivo si ritrova a non poter continuare la sua azione, venendo meno la maggioranza in una o in entrambe le camere, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Il rappresentante massimo dell’esecutivo, il presidente del Consiglio, capo del Governo, procede dunque alle dimissioni, uno step dell’iter da seguire per permettere al Presidente della Repubblica di procedere.

Come funziona una crisi di governo, e cosa fa il presidente della Repubblica

Procedere, ma come? Una volta accertato che siamo in presenza di una crisi di governo, il capo dello Stato, appunto il presidente della Repubblica, può agire essenzialmente in due modi. Può verificare se sussista la possibilità di formare un nuovo esecutivo che sarebbe sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari, e dunque conferire a un esponente politico un mandato esplorativo per verificare se si possa formare un nuovo governo. Qualora non vi sia questa condizione, il presidente indice nuove elezioni, chiamando gli italiani alle urne per scegliere un nuovo parlamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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