Legge privacy 2023: la normativa in vigore in Italia e il GDPR

Legge privacy 2023: la normativa in vigore in Italia e il GDPR

La protezione dei dati personali è una tematica che sta assumendo una rilevanza sempre più elevata non solo all’interno del contesto puramente legal, ma anche in tutti gli ambiti del mondo del lavoro, per tutte le figure professionali, per tutti i cittadini, in particolar modo nell’Unione Europea, dove l’attenzione sul tema è massima.

Conoscere la legge sulla privacy in vigore nel 2023 è dunque un ottimo modo per essere preparati sulla normativa in Italia, sul GDPR e su tutto ciò che concerne la protezione dei dati personali.

La normativa in vigore in Italia si basa sul GDPR e sul d.lgs 196/2003

Partiamo da quello che è il principale testo di riferimento in Italia in materia di protezione dei dati personali. Si tratta del codice in materia di protezione dei dati personali, informalmente noto anche come codice della privacy. Il decreto legislativo 196 del 2003, abbreviato in d.lgs 196/2003, contiene tutte le norme nazionali in materia di tutela dei dati personali. Come detto, parliamo di un vero e proprio riferimento su una disciplina in costante evoluzione, influenzato, ovviamente, da quanto accade in Europa.

Stiamo parlando del GDPR, il General Data Protection Regulation - Regolamento UE 2016/679, in italiano noto come Regolamento generale sulla protezione dei dati. Un testo in vigore a partire dal 25 maggio 2016, che gli Stati europei hanno dapprima recepito e poi operativo dal 25 maggio 2018. Un testo di grandissima importanza, che rappresenta la volontà dell’UE di concretizzare le proprie esigenze di certezza giuridica, armonizzazione e maggiore semplicità delle norme.

Qual è la legge sulla privacy aggiornata al 2023 e cosa stabilisce

Come detto, la materia della protezione dei dati personali rappresenta un elemento in costante evoluzione. È per questo che assistiamo a degli aggiornamenti della legge sulla privacy, come ad esempio l’articolo 9 del DL 139/2021 tratta proprio questo tema, che introduce che qualsiasi trattamento svolto da una pubblica amministrazione “è sempre consentito se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico interesse o per l’esercizio di pubblici poteri a essa attribuiti”, e che il Garante Privacy può prescrivere misure e accorgimenti a garanzia dell’interessato, che il titolare del trattamento è tenuto ad adottare“.

Al momento, a livello macro, la legge sulla privacy nel 2023 in Italia si basa sul GDPR. Trattandosi di uno Stato membro dell’Unione Europea, il regolamento di riferimento è ancora il testo in vigore dal 2018. Ciò è anche in ragione del fatto che il GDPR è stato creato proprio per armonizzare la normativa e creare un punto comune tra tutti gli Stati della Comunità.

 

 

 

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