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Nadef per il 2023, il PIL potrebbe andare sotto il +1%

Di certo non ottimistiche le notizie che giungono dal Nadef per il 2023, i cui conti rischiano di essere ‘scompaginati’ da un quadro in cui è stimato che vi sia una minore crescita del Pil del 2,2% e del 3,2% cumulati nel biennio 2022-2023, nei due scenari, e in 383mila e 582mila occupati in meno.

Il prodotto interno lordo italiano, infatti, potrebbe andare sotto il +1% per il prossimo anno.

Il documento che fissa la cornice ufficiale su cui andrà costruita la manovra, stimerà per l’anno prossimo una crescita nettamente inferiore all’1%. Le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi avevano descritto uno scenario che si mostra sempre più pessimistico tanto da essere definito da Fitch una "tempesta perfetta" per l'economia europea: “Chiaramente c'è un rallentamento, ma non credo si possano intravedere i sintomi di una recessione”.

Ma la stima di crescita per il 2023, già limata nel Def la scorsa primavera dal 2,6 al 2,3% dopo lo scoppio della guerra, sembra ora molto lontana. Il debito, ancora in traiettoria ascendente, dovrà essere limitato, secondo quanto riporta l’istituto di rating Fitch, da “sforzi di consolidamento fiscale da parte del prossimo governo”. Si tratta di una sfida considerevole per l’esecutivo che, in seguito alle elezioni del prossimo 25 settembre, dovrà affrontare con la massima allerta.

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