Economia, Standard&Poor’s conferma rating Italia: la crescita del PIL prevista

Rating S&P Italia

Arrivano notizie agrodolci per l’Italia e per l’economia del nostro Paese. Il rating tricolore assegnato da Standard&Poor’s è stato confermato a BBB. La società che opera nel campo delle ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni, tra le prime tre agenzie di rating al mondo insieme a Moody's e Fitch Ratings, ha confermato la valutazione già espressa per il nostro Paese.

Per completezza d’informazione, il rating BBB di S&P corrisponde a un Paese caratterizzato da “adeguate capacità di rispettare gli obblighi finanziari. Tuttavia, condizioni economiche avverse o cambiamenti delle circostanze sono più facilmente associabili ad una minore capacità di adempiere agli obblighi finanziari assunti”.

Si tratta dell’ultimo stadio, mediano rispetto a BBB+ e BBB-, tra i Paesi per i quali Standard&Poor’s assegna un grado d’investimento. Nella pratica, l’Italia si colloca due gradini al di sopra del livello “junk”, ovvero quello dei Paesi meno capaci di assolvere ad obbligazioni.

Una notizia non certo positiva, ma mitigata da quelle che riguardano la crescita dell’economia italiana per la fine di quest’anno e per il prossimo. Da quanto emerge dalle tabelle pubblicate sul sito dell'agenzia di rating, il Pil italiano crescerà del 4,7% nel 2021 e del 4,2% nel 2022, mentre il deficit si attesterà all'11,6% del Pil quest'anno, con un debito al 149%.

La previsione di crescita di S&P, per l’Italia come per tanti altri Paesi, passerà necessariamente attraverso una risoluzione della situazione epidemiologica attraverso l’avanzamento della campagna vaccinale. “L’80% della popolazione italiana sarà vaccinata entro l'autunno e questo porterà una forte ripresa dell’economia”, ha riportato l’agenzia.

 

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