Smart working e nuove professioni: nasce la figura del Remote Project Manager

Remote Project Manager

La Pandemia ha portato alla luce una modalità di lavoro abbastanza inedita per la nostra nazione: lo smart working.

Quest’ ultima, già in voga con successo da tanti anni all’Estero, oggi ci è diventata estremamente familiare e molte aziende ne stanno comprendendo l’efficacia, pertanto non è più considerata come mera alternativa nel tentativo di limitare i contagi sul posto di lavoro, ma è una variante, una possibilità, che consente di adempiere alle proprie mansioni restando all’interno delle proprie mura domestiche. Remote-Project-Manager

Se nel 2019, prima dell’emergenza Covid-19 solo 570 mila persone lavoravano in smart working, causa lockdown oggi il numero dei lavoratori da remoto ammonta a circa 8 milioni. La scelta di mantenere questa modalità attiva nonostante si stia virando verso una lenta ripresa e riapertura di tutte le attività, indica un cambiamento anche per ciò che riguarda la filosofia degli imprenditori: vi è infatti una maggiore flessibilità, una maggiore fiducia verso i propri dipendenti, e anche l’ottimizzazione degli strumenti informatici e digitali permette di adempiere alle proprie mansioni con maggiore serenità e anche con maggiore produttività.

Questa evoluzione ha condotto anche alla nascita di nuove figure professionali come quella del Remote Project Manager: vediamo nel dettaglio di cosa si occupa questo professionista.

La figura del Remote Project Manager: chi è, di cosa si occupa

Quando il mondo è sprofondato nel lockdown, molti progetti erano in corso secondo la modalità canonica, ovvero in presenza. La possibilità di non poter seguire più nessun processo dal vivo ha portato ad una dispersione economica importante per tutte le imprese, pertanto era necessario da subito trovare delle alternative, al fine di limitare i danni economici.

Nasce da questa premessa il RMP (Remote Project Manager) ovvero un Project Manager specializzato nella gestione delle risorse da remoto. Questa figura ha il compito di gestire non solo i collaboratori in smart working, ma anche i fornitori esterni e i clienti che si trovano in luoghi differenti.

Trovandosi a gestire più persone e situazioni del tutto differenti, questo particolare manager acquisire skill ulteriori che in una situazione canonica come la vita d’ufficio non andrebbe ad acquisire.

Questa figura specializzata ad esempio conosce tutte le metodologie che consentono il lavoro da remoto, infine possiede una particolare mentalità che gli permette di trasmettere il giusto entusiasmo alle sue risorse, e questo consente anche di gestirle correttamente e di renderle coese e collaborative tra loro.

 La sua presenza concreta rappresenta un passo per il futuro, nonché lo scardinamento di una filosofia del lavoro ormai obsoleta: non resta che adeguarsi ai tempi e sperare che questa modalità di lavoro possa essere acquisita anche da altre imprese.

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