Tutti i numeri dell’e-Commerce nel 2017, ecco i dati delle vendite online in Italia e nel mondo

Come sono state le vendite online nel 2017 nel mondo? E per l'Italia? Ecco i dati dell’e-commerce per il 2017.

 

Gennaio è il mese in cui si tirano le somme dell’anno appena trascorso. A tal proposito in molti si chiederanno, come sono andate le vendite online nel 2017? Come sono state le performance ottenute dal “commercio digitale” in questo 2017?

 

La Cina leader assoluto nelle vendite online nel 2017

Tutte le statistiche e tutti gli studi consultabili online non fanno che confermare l’inarrestabile ascesa dell’online shopping praticamente in tutti i mercati. Già il 2016 non aveva lasciato alcun dubbio a tal proposito grazie a performance con cifre da capogiro: si parla di 1,6 miliardi di utenti in tutto il mondo che hanno acquistato prodotti online spendendo quasi 2 trilioni di dollari, una cifra che potrebbe raddoppiare entro il 2020.

Tra i 10 Paesi con il più alto tasso di penetrazione di vendite online a metà del 2017 non poteva mancare la Cina, seguita da Corea del Sud e Regno Unito: gli Stati Uniti si fermano al settimo posto mentre cresce esponenzialmente in Europa il mercato online della Germania.

È la Cina, insieme al resto dell’Asia, infatti a farla da padrone in questa visione globale di risultati nelle vendite online. Il mercato e-Commerce storicamente concentrato a occidente, anno dopo anno si sta radicalmente spostando verso est in favore degli eStore asiatici: secondo le infografiche del Global eCommerce Statistics di Shopify, i 672 miliardi di dollari incassati dalle vendite online della Cina si traducono anche in una decrescita esponenziale del mercato statunitense che nel 2015 rappresentava il 22,2% del mercato globale eCommerce e che quest’anno è scesa al 19,9%.

 

Non solo Alibaba, ma quasi: il colosso dell’eCommerce guidato da Jack Ma si confermava leader assoluto delle vendite online per il 2017 già dal terzo quarto dell’anno. Il sito è stato infatti utilizzato da ben 488 milioni di utenti negli ultimi 12 mesi.

 

Categorie di interesse: cosa viene comprato online?

L’esponenziale crescita delle vendite online non vale per tutte le categorie merceologiche: sembra infatti esserci ancora, in tal senso, molta differenza tra le percentuali di acquisto in negozio (in-store) e lo shopping online. L’unica categoria che supera più del doppio l’acquisto tradizionale in negozio sembra essere quella dei cosiddetti prodotti leisure o intrattenimento, ossia libri, musica, film e video games seguiti da un lieve sorpasso dell’online sull’offline anche dei giocattoli. Bollino nero ancora per i beni alimentari che con il loro 23% fanno, per ora, ancora molta fatica rispetto al più tradizionale acquisto in negozio.

Nulla di nuovo dal fronte dei consumi americani: secondo l’Omnichannel Selling Guide fornita da BigCommerce la categoria con il più alto tasso di vendite online negli Stati Uniti (2017) è rappresentata, come per il global, dall’entertainment (44%) seguito dall’abbigliamento (43%), l’elettronica (34%) e infine dai prodotti per la bellezza e cura della persona (29%).

 

Dati positivi per l’eCommerce nel 2017: e l’Italia?

Non sembrano esserci dati confortanti che riguardano l’Italia: il nostro Paese, già da un’indagine di Eurostat relativa al 2016 sembrava essere uno dei fanalini di coda dell’Europa per quanto concerne le vendite online. Tuttavia le cose stanno cambiando seppure con percentuali di crescita molto basse.

Secondo il rapporto di Casaleggio Associati 2017 in Italia la diffusione degli acquisti online ha raggiunto l’88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni nel 2016, con 42,6 milioni di italiani che dichiarano di poter accedere a internet da desktop o da mobile: un dato in crescita del 2,8% rispetto al 2015 e prevedibilmente simile rispetto al 2017.

Anche in Italia la distribuzione del fatturato eCommerce nei diversi settori vede quello del tempo libero e del turismo continuare a rappresentare la quota più consistente del mercato, arrivando congiuntamente a generare il 74% del fatturato complessivo. Ma in un Paese dove quasi tre imprese su quattro (il 72%) hanno un canale che permetterebbe di vendere online, ma solo una su dieci ha ricevuto ordini, di strada ce n’è ancora da fare.

Grafico eCommerce 2017 Casaleggio Associati

Fonte: Casaleggio Associati

 



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