Lavoro, Inps: sette milioni di assunzioni nei primi dieci mesi del 2023

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Il panorama del mercato del lavoro in Italia ha mostrato segnali interessanti nei primi dieci mesi del 2023, secondo i dati recentemente pubblicati dall'INPS.

Con 7 milioni di assunzioni attivate dai datori di lavoro privati, il mercato del lavoro rimane sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2022, evidenziando una resilienza notevole nonostante le sfide economiche globali.

Una tendenza chiave osservata nel 2023 è l'aumento dei contratti di lavoro intermittente, a tempo determinato e stagionali. Questo cambiamento riflette una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, che può essere interpretata sia come una risposta alle esigenze variabili delle imprese che come un adattamento alle incertezze economiche più ampie.

In contrasto, si è registrato un calo nei contratti di apprendistato e a tempo indeterminato, così come nei contratti in somministrazione. Questo potrebbe segnalare una cautela da parte dei datori di lavoro nell'impegnarsi in rapporti di lavoro a lungo termine, possibilmente a causa di un clima economico incerto o di cambiamenti nelle normative del lavoro.

Un altro punto di interesse è l'aumento delle trasformazioni da contratti a tempo determinato a tempo indeterminato, con 653.000 casi registrati fino a ottobre 2023. Questo è un segno positivo, indicando che, nonostante la prevalenza di contratti a termine, c'è ancora una via verso l'impiego stabile per molti lavoratori.

Tuttavia, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono diminuite del 15%, con solo 83.000 casi, segnalando forse delle sfide nell'integrazione di questi lavoratori nel mercato del lavoro a tempo pieno.

Le cessazioni di lavoro, che ammontano a 6,2 milioni fino a ottobre 2023, mostrano una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente, suggerendo una maggiore stabilità lavorativa o minori licenziamenti e dimissioni.

In conclusione, il saldo tra assunzioni e cessazioni a ottobre 2023 è stato positivamente di 4 mila unità, un segno di speranza per il mercato del lavoro. Questo saldo, sebbene marginale, evidenzia una resilienza nell'economia lavorativa italiana, nonostante le sfide e le incertezze che persistono a livello globale.

Con questi dati in mano, è chiaro che il mercato del lavoro italiano sta attraversando una fase di transizione, con un equilibrio delicato tra flessibilità e stabilità. Mentre il futuro rimane incerto, questi dati forniscono spunti cruciali per i policymaker, i datori di lavoro e i lavoratori stessi nel navigare il panorama del lavoro in Italia.

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