Conservazione dei dati personali

Conservazione dei dati personali, per quanto tempo si può? I reali limiti temporali

Un eterno quesito che aleggia sulla tematica della privacy: per quanto tempo è possibile la conservazione dei dati personali? Diciamolo subito: è errato conservare questo genere di informazioni in eterno.

Esistono, infatti, delle limitazioni – sacrosante, diremmo – a questo tipo di pratiche. Vediamo insieme quali sono i reali limiti temporali in tal senso.

Partiamo dal presupposto che, per tantissime ragioni, anche strettamente professionali, tutti ci troviamo almeno una volta a raccogliere e trattare dati personali di altri soggetti. Sappiamo come la raccolta e il trattamento sono subordinati al rilascio del consenso da parte dell'interessato, vale a dire del soggetto cui i dati si riferiscono, tranne rare e debite eccezioni.

Come detto, il trattamento dei dati personali non è eterno. Lo stabilisce l’articolo 5, comma 1, lettera e) del GDPR, che dice come i dati personali raccolti non possono essere conservati per un periodo superiore a quello necessario al raggiungimento della finalità che ne ha reso necessario il trattamento.

Cosa dice la legge riguardo i reali limiti temporali alla conservazione dei dati personali?

  • I dati dei clienti trattati per la gestione degli incarichi professionali, possono essere conservati per dieci anni dalla cessazione dell'incarico;
  • I dati dei clienti trattati per dare seguito agli adempimenti fiscali, oppure per qualsiasi altro obbligo di legge, possono essere conservati per il tempo imposto dalla norma di riferimento (in genere 5-10 anni);
  • I dati di terzi e/o della controparte, ovvero a chiunque appartenenti e raccolti per l'esecuzione del mandato professionale, possono essere conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento della finalità indicata nell'incarico;
  • I dati degli aspiranti dipendenti/collaboratori (generalmente si tratta di CV) possono essere conservati per sei mesi con riferimento agli aspiranti a posizioni lavorative di minor rilievo; fino a dodici mesi per gli aspiranti a posizioni per mansioni di una certa rilevanza o responsabilità;
  • I dati dei dipendenti/collaboratori possono invece essere conservati per un massimo di dieci anni;
  • I dati di qualsiasi soggetto trattati per finalità di marketing diretto o indiretto, ovvero per ragioni di profilazione, possono essere conservati fino alla revoca del consenso da parte dell'interessato.
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