Cybersecurity

Cybersecurity, decreto convertito in legge: ecco la skill più importante in materia

La legge sulla cybersecurity 4 agosto 2021, n. 10 recante «Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale» ha convertito con modificazioni il decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82 (testo coordinato in calce).

Una norma, questa, che punta a rispondere all’esigenza, da parte del contesto in cui siamo immersi, di sviluppare, in tempi brevi, idonei e sempre più stringenti meccanismi di tutela di fronte a una accresciuta esposizione alle minacce cibernetiche. Cybersecurity

Decreto cybersecurity convertito in legge: l’evoluzione normativa

La disciplina in materia parte, a livello di UE, dalla direttiva (UE) 2016/1148 del 6 luglio 2016 reca misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione (c.d. direttiva NIS - Network and Information Security") al fine di conseguire un "livello elevato di sicurezza della rete e dei sistemi informativi in ambito nazionale, contribuendo ad incrementare il livello comune di sicurezza nell'Unione europea".

Questa, recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 65, ha dettato la cornice legislativa delle misure da adottare per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, nonché individuato i soggetti competenti per dare attuazione agli obblighi. Successivamente a essa, è arrivato il decreto-legge n. 105 del 2019, che ha istituito un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, nonché previsto misure volte a garantire i necessari standard di sicurezza rivolti a minimizzare i rischi.

Cybersecurity skill, l’attitudine alla sicurezza è forse la più importante di tutte

Adesso, considerata l’evoluzione normativa in materia, è importante per i professionisti del settore sviluppare delle skill che sappiano rispondere, in maniera fattiva, alle esigenze delle aziende del contesto attuale. La più importante, probabilmente, è la cosiddetta attitudine alla cybersecurity.

Sebbene piuttosto generica, in quanto ascrivibile sia alla categoria delle soft che delle hard skill, e difficilmente quantificabile, è una competenza fondamentale per chiunque operi in questo ambito. Lo è perché è frutto dell’esperienza del professionista, che nel corso del suo percorso lavorativo deve aver maturato una visione tale da consentirgli di comprendere le dinamiche della cybersicurezza, applicandole in maniera precisa e puntuale alle casistiche pratiche. Una sensibilità naturale, che tuttavia non può non essere allenata, con una formazione completa e adatta al mondo del lavoro di oggi.

 

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