Innovazione aziendale, nonostante la pandemia in Italia si punta a migliorare

Innovazione aziendale, nonostante la pandemia in Italia si punta a migliorare

L’innovazione aziendale continua a mantenere un ruolo importante all’interno delle imprese del nostro Paese, nonostante gli effetti della pandemia.

È quanto riporta l’ultima statistica di Unioncamere, effettuata su oltre 32mila realtà del territorio nazionale nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali.

Il dato più interessante che emerge non è tanto quello legato al numero delle imprese che puntano all’innovazione aziendale – quattro su dieci non è di per sé molto significativo – quanto quello relativo al modo in cui le aziende scelgono di innovarsi. Il progetto, infatti, ha permesso di evidenziare quali sono state le scelte delle organizzazioni, e dove hanno deciso di investire per migliorarsi.

La maggior parte delle aziende coinvolte ha investito in nuove linee di produzione, o nella sostituzione delle stesse: ben il 13,7%. Segue subito dopo la quota di aziende che ha deciso di investire nella formazione del personale (13,3%), nella strumentazione informatica e delle telecomunicazioni (12%). Il 7,8% delle imprese ha destinato risorse alla ricerca ed allo sviluppo, e il 7,1% ai mezzi di trasporto. Minoritaria la quota di chi ha deciso di investire su nuovi immobili, o di ampliare quelli già posseduti: solo il 5,8%.

Tra le imprese, chi ha puntato maggiormente sull’ICT sono quelle di Bolzano, Lazio, Veneto, Liguria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Sardegna. Chi, invece, ha preferito investire in ricerca e sviluppo sono le realtà di Campania, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

 

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