Data protection officer, chi è, cosa fa e come diventare: compiti e stipendio

Data protection officer, chi è, cosa fa e come diventare: compiti e stipendio

La protezione dei dati personali è un tema che, negli ultimi anni, ha scalato diverse posizioni nelle agende politiche dei Paesi dell’Unione Europea, e suscitato un crescente interesse nella popolazione, che tiene sempre più alla tutela delle proprie informazioni.

Questo connubio di fattori ha permesso la nascita di figure professionali innovative, come quella del data protection officer, una posizione (relativamente) nuova per tante realtà italiane, che delinea un ruolo di leadership diverso da quelli precedentemente previsti dal mondo del lavoro. Scopriamo di più su questo professionista: chi è, che cosa fa nel suo lavoro, e qual è il percorso giusto per diventare data protection officer, spesso indicato semplicemente come DPO.

Data Protection Officer

Chi è il data protection officer, e cosa fa nel suo lavoro

La disciplina sulla privacy, in Europa come nel resto del mondo, ha subito profondi cambiamenti nel corso degli ultimi decenni. In particolar modo, è nell’UE che è avvenuta la vera rivoluzione, principalmente grazie a un rivoluzionario strumento: il GDPR, acronimo inglese dell’italiano Regolamento Generale della Protezione dei Dati.

In esso viene stabilito come il data protection officer sia il responsabile della supervisione della strategia di protezione dei dati di un'azienda e della sua implementazione. Questo professionista si occupa di far sì che venga garantita la conformità a quanto enunciato dal GDPR, che prevede che tutti coloro i quali hanno un rapporto con l’impresa vedano tutelati i propri dati personali. Dunque, un DPO deve far sì che i collaboratori, i clienti, i fornitori, o altri soggetti i cui dati personali vengono trattati dall’azienda, siano protetti dal rispetto della normativa vigente.

Chi è il data protection officer: da dove nasce questa figura

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, in inglese GDPR (General Data Protection Regulation), ad oggi è il più importante documento che affronta la materia della tutela dei dati personali dei cittadini dell’Unione Europea. Anche conosciuto come regolamento UE n° 679/2016, è stato adottato il 27 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 24 maggio dello stesso anno ed operativo a partire dal 25 maggio 2018.

Tra le più importanti novità introdotte dal GDPR vi è appunto la figura professionale del data protection officer, un ruolo di grande responsabilità, i cui compiti all'interno di un'organizzazione sono descritti negli articoli 37, 38 e 39 del GDPR. La figura del DPO nasce da un’esigenza di costituire un ruolo apicale, che deve riferire direttamente al più alto livello dirigenziale, con un accesso diretto alla governance dell’organizzazione, che prende le più importanti decisioni per quanto riguarda la tutela dei dati personali in azienda.

Data protection officer, cosa fa nel suo lavoro: i compiti che svolge

I compiti del data protection officer vengono enunciati dall’articolo 39 del GDPR, che recita così: “Il responsabile della protezione dei dati è incaricato almeno dei seguenti compiti:

  • informare e fornire consulenza al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento nonché ai dipendenti che eseguono il trattamento in merito agli obblighi derivanti dal presente regolamento nonché da altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati;
  • sorvegliare l’osservanza del presente regolamento, di altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati nonché delle politiche del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento in materia di protezione dei dati personali, compresi l’attribuzione delle responsabilità, la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle connesse attività di controllo;
  • fornire, se richiesto, un parere in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliarne lo svolgimento ai sensi dell’articolo 35;
  • cooperare con l’autorità di controllo.

Data protection officer, quanto guadagna: stipendio medio

La responsabilità di un data protection officer all’interno di un’azienda, dunque, è massima: questo professionista ha un incarico di grande importanza, che richiede competenze appropriate, e una formazione sempre aggiornata su quanto previsto dalla normativa in materia di tutela dei dati personali dei soggetti coinvolti nelle attività quotidiane dell’azienda. È per questi motivi che la retribuzione per questa figura professionale deve essere adeguata al suo operato.

Le informazioni che provengono da portali come Neuvoo, specializzati nella raccolta di dati dal mondo del lavoro, raccontano di uno stipendio di circa 70mila euro annui per i DPO che abbiano un’esperienza media nel ruolo. Una retribuzione destinata a salire dipendentemente dagli anni accumulati nel settore da parte del professionista, e dall’azienda presso cui lavora.

Come diventare data protection officer: l’importanza della formazione

La formazione, come è facile immaginare, riveste un’importanza cruciale per comporre il bagaglio del data protection officer e per consentirgli di eccellere nella sua professionalità quotidiana. Al momento, il GDPR non ha fissato particolari requisiti per consentire agli aspiranti DPO di accedere alla professione. Tuttavia, è chiaramente consigliato un percorso di studi specializzati sulla materia per prepararsi a svolgere al meglio le mansioni tipiche di questo professionista.

Il data protection officer, da quanto Alma Laboris ha raccolto nella sua lunga esperienza nel mondo del lavoro, può essere considerato come un’evoluzione del giurista d’impresa, figura professionale per cui è pensato il Master di Alta Formazione per Giuristi d’Impresa che la Business School dedica alla preparazione di questa professione legale e al suo inserimento nel panorama occupazionale. Un percorso curato da una Faculty Docenti formata da professionisti del settore, dal programma didattico innovativo, e dall’immediata spendibilità nel mondo del lavoro. All’interno del programma didattico del Master per Giuristi d’Impresa un ampio e fondamentale spazio è dedicato alla tutela dei dati personali in azienda, e alla figura del data protection officer.

 

 

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