Legge privacy 2020: normativa europea aggiornata, come l’Italia recepisce il GDPR

Legge privacy 2020: normativa europea aggiornata, come l’Italia recepisce il GDPR

Tutto ciò che c’è da sapere sull’attuale normativa che riguarda la protezione di dati personali per gli Stati membri dell’Unione Europea

Una delle tematiche che maggiormente, nella nostra epoca, suscita l’interesse dei professionisti, ma anche più in generale dei cittadini, è senza dubbio la protezione dei dati personali. Sempre più persone sono interessate a conoscere in che misura e in che modo le aziende utilizzano le informazioni loro riguardanti, di cui vengono in possesso. La privacy è una materia su cui l’UE ha ampie competenze. La legiferazione in materia, negli ultimi anni, ha fornito degli spunti davvero interessanti. Ma cosa dice la normativa europea aggiornata al 2020 sull’argomento? Ecco come l’Italia ha recepito il GDPR con la propria legge sulla privacy.

Legge privacy 2020, la storia della normativa europea in materia

legge privacy 2020Il concetto di privacy, probabilmente, è uno di quelli che in misura maggiore è stato influenzato dai cambiamenti della nostra epoca. La sensibilizzazione sulla materia è cresciuta in maniera considerevole negli anni, sia per quanto riguarda il pensiero dei giuristi, che per l’attenzione che l’opinione pubblica ha dedicato a questo argomento.

Se inizialmente la protezione dei dati personali si riferiva, più che per altri aspetti, alla dimensione privata della vita di un individuo, col tempo è stato interessato da un'evoluzione estensiva, arrivando a collegare il significato di privacy con il diritto che un individuo ha riguardo il controllo dei propri dati personali.

La diffusione di nuove tecnologie ha gradualmente accentuato l’importanza della privacy nelle agende politiche europee. Il primo vero riferimento normativo in materia è costituito dalla direttiva comunitaria 95/46, un provvedimento emanato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 24 ottobre 1995. In esso, veniva trattata la tutela dei dati personali, in senso molto generale. Le comunicazioni elettroniche, in forte ascesa alla fine degli anni ’90 e nel principio degli anni 2000, verranno disciplinate solo in seguito, con la direttiva del 12 luglio 2002, sigla 2002/58/CE.

Legge privacy 2020, che cos’è il GDPR e cosa dice

Come già accennato in precedenza, con il tempo la tematica della privacy ha acquisito un’importanza sempre maggiore, arricchendosi di sfumature e sfaccettature tutt’altro che trascurabili. Da qui è nata l’esigenza di istituire un testo che fungesse da riferimento normativo unico, e dunque da pilastro per tutte le norme successive.

La legge sulla privacy in vigore al 2020 si rifà al GDPR, l’acronimo inglese che sta per l’espressione General Data Protection Regulation, in italiano Regolamento generale sulla protezione dei dati. Si tratta del più importante regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy, adottato il 27 aprile 2016, e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016.

L’UE ha previsto per il regolamento che diventasse operativo dal 25 maggio 2018. Da quel giorno, tutti gli Stati membri hanno potuto avviare il recepimento della norma, ognuno coi suoi tempi. Il grande merito del GDPR è stato quello di rafforzare la protezione dei dati personali di cittadini dell'Unione europea (UE) e dei residenti nell'UE, ma soprattutto quello di uniformare e semplificare il contesto normativo per i Paesi comunitari. Il principale scopo della normativa, che ha avuto diversi altri meriti, è quello di garantire che venga riconosciuto il diritto assoluto di ciascuno sui propri dati, e della disciplina delle diverse operazioni di gestione degli stessi.

Legge privacy 2020, qual è la normativa vigente in Italia

Il tema della privacy, in Italia, è stato trattato in maniera approfondita in termini relativamente recenti. La normativa del nostro Paese si basa principalmente sul cosiddetto Codice in materia di protezione dei dati personali, una norma emanata con il decreto legislativo 196/2003, la ‘bibbia’ in questo settore.

Questo provvedimento ha sostituito la direttiva 95/46 della Comunità Europea, e a sua volta è stato interessato, con il passare del tempo, da importanti modificazioni. Ad essa, inoltre, si sono affiancate diverse altre leggi, che hanno riordinato interamente la materia. Il GDPR, com’è logico, ha avuto conseguenze dirette anche sulla normativa vigente in Italia in materia di privacy.

 

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