Decreto Antiriciclaggio 2017: nuovi adempimenti e sanzioni per i professionisti

Con il Decreto Antiriciclaggio 2017 vengono modificate molte delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 231/2007 e per i professionisti vengono introdotti nuovi obblighi e sanzioni più pesanti nel caso di mancata comunicazione delle operazioni sospette.

 

Il Decreto Antiriciclaggio 2017

Per alcune delle disposizioni contenute nel Decreto Antiriciclaggio 2017 l’entrata in vigore è subordinata all’emanazione da parte del MEF e del Governo delle disposizioni attuative e di istruzioni specifiche. Entrano in vigore immediatamente le norme e le novità sulle sanzioni, con l’introduzione inoltre del principio del favor rei.

Tra le novità introdotte le nuove norme antiriciclaggio prevedono la possibilità di utilizzare i dati acquisiti dalla GdF a fini fiscali e i controlli effettuati dalle Fiamme Gialle diventeranno efficaci anche ai fini dell’accertamento tributario.

 

Decreto Antiriciclaggio 2017: Tutte le Novità per i Professionisti

All’art. 17 titolo II del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 il Decreto Antiriciclaggio 2017 introduce nuove regole per i professionisti tenuti ad adempiere all’obbligo di adeguata verifica della clientela.

L’obbligo di adeguata verifica della clientela nel novellato art. 17 vige per rapporti e operazioni inerenti allo svolgimento dell’attività istituzionale o professionale:

  • In occasione dell’instaurazione di un rapporto continuativo o del conferimento dell’incarico per l’esecuzione di una prestazione professionale;
  • In occasione dell’esecuzione di un’operazione occasionale, disposta dal cliente, che comporti la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000 euro, indipendentemente dal fatto che sia effettuata con una operazione unica o con più operazioni che appaiono collegate per realizzare un’operazione frazionata ovvero che consista in un trasferimento di fondi, come definito dall’articolo 3, paragrafo 1, punto 9, del regolamento (UE) n. 2015/847 del Parlamento europeo e del Consiglio, superiore a mille euro;
  • Con riferimento ai prestatori di servizi di gioco di cui all’articolo 3, comma 6, in occasione del compimento di operazioni di gioco.

Sussiste l’obbligo di adeguata verifica del cliente indipendentemente dagli importi:

  • Quando vi è sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, indipendentemente da qualsiasi deroga, esenzione o soglia applicabile;
  • Quando vi sono dubbi sulla veridicità o sull’adeguatezza dei dati precedentemente ottenuti ai fini dell’identificazione.

 

Decreto Antiriciclaggio 2017: i Criteri per Identificare le Operazioni Sospette

Per le operazioni sospette soggette all’obbligo di verifica della clientela il Decreto Antiriciclaggio 2017 fissa alcune linee guida per i professionisti. I criteri generali stabiliti con il D.Lgs. 90/2017 sono i seguenti:

Con riferimento al cliente:

  1. La natura giuridica;
  2. La prevalente attività svolta;
  3. Il comportamento tenuto al momento del compimento dell’operazione o dell’instaurazione del rapporto continuativo o della prestazione professionale;
  4. L’area geografica di residenza o sede del cliente o della controparte.

Con riferimento all’operazione, rapporto continuativo o prestazione professionale:

  1. La tipologia dell’operazione, rapporto continuativo o prestazione professionale posti in essere;
  2. Modalità di svolgimento dell’operazione, rapporto continuativo o prestazione professionale;
  3. L’ammontare dell’operazione;
  4. La frequenza e il volume delle operazioni e la durata del rapporto continuativo o della prestazione professionale;
  5. La ragionevolezza dell’operazione, del rapporto continuativo o della prestazione professionale, in rapporto all’attività svolta dal cliente e all’entità delle risorse economiche nella sua disponibilità;
  6. L’area geografica di destinazione del prodotto e l’oggetto dell’operazione, del rapporto continuativo o della prestazione professionale.

Elemento di sospetto è il ricorso frequente all’utilizzo di contante anche per importi che non eccedono la soglia di 3.000 euro, tra cui anche prelievi e versamenti.

 

Decreto Antiriciclaggio 2017: Novità sulle Sanzioni per i Professionisti

Novità riguardano le sanzioni: con il Decreto Antiriciclaggio 2017 vengono inasprite in tutti i casi in cui ci si sottrae dall’obbligo di verifica della clientela e si segnalazione delle operazioni sospette.

Le sanzioni previste in materia di antiriciclaggio vengono così determinate:

  • sanzione fissa di 3.000 euro per violazione dell’obbligo di segnalazione;
  • sanzione amministrative da 30.000 euro a 300.000 mila euro per violazioni gravi, ripetute, sistematiche ovvero plurime che comportino un vantaggio economico (nel caso in cui il vantaggio sia determinato o determinabile e, comunque, non inferiore a 450.000 euro, la sanzione è elevata fino al doppio dell’ammontare del vantaggio; nel caso in cui il vantaggio non sia determinato o determinabile, la sanzione è elevata fino ad 1 milione di euro);
  • viene eliminata la sanzione per i casi di tardiva segnalazione.

 

Decreto Antiriciclaggio 2017: Il Principio del Favor Rei

Il Decreto Antiriciclaggio 2017 introduce alcune novità rilevanti: non soltanto i nuovi obblighi di segnalazione delle attività sospette e la verifica della clientela. Viene altresì introdotto il principio del favor rei, secondo cui nessuno può essere sanzionato sia in ambito penale che amministrativi per fatti che non costituiscono più illeciti alla data di entrata in vigore del decreto.

Viene inoltre previsto che le violazioni precedenti all’entrata in vigore del Decreto Antiriciclaggio 2017 possono essere sanzionate con la legge in vigore precedentemente se più favorevole rispetto a quella introdotta.

 

Avv. Giuseppe Gravina

Giurista d'Impresa e docente della Business School

Specializzati con il Master di Alta Formazione della Business School, "GIURISTI D'IMPRESA" accreditato C.N.F. >>>

 



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