Smart working, i consigli di Linkedin per lavorare bene da casa e con i propri figli

Smart working, i consigli di Linkedin per lavorare bene da casa e con i propri figli

La digital transformation è stata inevitabilmente accelerata dagli ultimi eventi, che hanno cambiato la vita di tutti. Il social network professionale più importante al mondo ha dato alcune preziose dritte per affrontare al meglio il lavoro agile

Se c’è un elemento del mondo del lavoro che può essere incorniciato come quello davvero caratteristico per il 2020 è senza ombra di dubbio lo smart working, un’espressione anglofona entrata nel vocabolario d’uso quotidiano degli italiani in seguito all’emergenza sanitaria che ha travolto il mondo negli ultimi mesi.

Un’opportunità, più che un vero e proprio ostacolo: il lavoro agile è divenuto una necessità per l’azienda e per il lavoratore, ma anche un modo per rendere più moderne le attività che riempiono la nostra vita professionale.

Fare smart working, tuttavia, non è sempre così semplice. Esistono infatti numerose insidie da superare, tra cui quella di condividere il luogo in cui si lavora con i propri figli.

Tuttavia, queste sono facilmente archiviabili se si ascolta i suggerimenti giusti per cercare di trarre il meglio possibile da un’esperienza che, inevitabilmente, sta formando la professionalità di ogni lavoratore. A tal proposito è Linkedin a cercare di tracciare la via maestra. Il social network professionale più utilizzato al mondo, alcune settimane fa, ha dato alcuni consigli per lavorare bene da casa e con i figli.

Consigli smart working, ecco cosa dice Linkedin: suggerimenti per lavorare bene da casa

Aiutare tutti a lavorare meglio da casa è indispensabile in un periodo come quello che stiamo vivendo. Linkedin ha pensato bene di parlare direttamente agli smart worker, e più specificamente ai genitori, che al proprio lavoro affiancano anche la loro seconda attività quotidiana. Lavorare da remoto in compagnia dei propri figli non è semplice, ma esistono alcune regole che possono consentire una convivenza adeguata.

Ad esempio, quella di stabilire uno spazio riservato al lavoro. Creare uno spazio designato in casa per l’area ufficio aiuta a separare correttamente la zona in cui si lavora e quella strettamente personale, all’interno dell’appartamento. All’interno di questa area, sarebbe preferibile creare uno spazio in cui i propri figli, specie se piccoli, possano stare a contatto coi propri genitori senza disturbarli troppo. Questo spazio può variare da una culla a un tavolino fornito di strumenti utili per la creatività, o per i compiti a casa.

Fare delle pause è molto importante per scandire bene la propria giornata (ricordiamo l’importanza delle to-do-list) e ritagliarsi degli attimi in cui interrompere il lavoro. Una buona prassi potrebbe essere quella di svolgere le piccole faccende domestiche, magari camminando in casa per evitare di stare fermi. Imporsi dei limiti è l’unica vera strategia per evitare il burnout, l’eccesso di lavoro dovuto all’incapacità di staccarsi dal PC. Avere il tempo per dedicarsi ai propri figli, in tal senso, permette al lavoratore di rilassarsi, e ai più giovani di condividere dei momenti con i propri genitori. In questo modo, ‘disturberanno’ meno, e non si sentiranno ignorati.

Il contatto umano, seppur a distanza, è importante nell’ambiente di lavoro. Sentirsi con i propri colleghi, a tal proposito, è molto importante per sentirsi parte del team, evitando di percepire un distacco dall’ambiente di lavoro ‘tradizionale’. A patto che si spieghi prima ai propri figli, specie se piccoli, che telefonate e videoconferenze non devono essere disturbate.  

 

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