Prezzo dell’energia: qualche considerazione sull’anno concluso

Il 2018 conferma quello stesso trend al rialzo del PUN, che aveva segnato la seconda metà del 2016 e tutto il 2017.

 

Tale aumento, a volte oscillante a volte repentino (dall’aprile 2016, in otto mesi il PUN Medio Base Load ha registrato un aumento di 40€/MWh, letteralmente più che raddoppiando il suo valore) è stato capace di mettere fuori gioco, fino al fallimento, alcune aziende che avevano troppo scommesso sul costante ribasso dei prezzi, fiduciosi (o meglio speranzosi) in quel ribasso che aveva caratterizzato, dal 2012, il quadriennio precedente.

 

Prezzo dell'Energia: considerazioni sul 2018

L’anno appena concluso è decisamente più stabile rispetto ai suoi due precedenti, segnati invece da forti variazioni sia in termini assoluti sia in termini di variazione mensile sui precedenti. Nel corso del 2018 si possono individuare tre periodi principali con tre caratteristiche distinte. Periodi identificabili quasi esattamente con i tre quadrimestri.

Il primo quadrimestre si configura come un periodo sostanzialmente costante, in cui il prezzo si mantiene su una media di circa 50€/MWh. Periodo costante se si esclude una componente di spike della serie storica posizionata alla fine di febbraio. Componente che porta il PUN a quota 159,4€/MWh la sera del 27 febbraio. Croce degli analisti, questa componente non è la prima volta che compare nel PUN; altre, e di maggiore intensità si sono registrate nel corso degli ultimi dieci anni, come quella del 21 agosto 2012 che ha portato il valore oltre le 13 deviazioni standard. Difficile spiegare la presenza di tali componenti nelle serie storiche. Sicuramente le particolarità merceologiche dell’asset ne costituiscono la base. Elementi come la presenza di zone non omogenee di offerta e di domanda sul territorio nazionale o i tempi di risposta delle centrali sono sicuramente coresponsabili di tali fenomeni.

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Prezzo energia 2018

La seconda fase, che si protrae lungo il secondo quadrimestre (ma che prosegue anche oltre), è quella di una leggera ma costante crescita del prezzo dell’energia elettrica che lo porta definitivamente sopra ai 60€/MWh.

È solo nell’ultimo quadrimestre che invece si verifica una rottura rispetto ai mesi passati. Inizialmente un deciso aumento porta il prezzo ai suoi massimi degli ultimi sei anni. A determinarne le quotazioni vi è l’andamento dei prezzi del gas naturale al TTF e del Brent; una loro tale coincidenza, nell’andamento e nella distanza, non si vedeva da molto tempo. Con tale aderenza vi è una nuova discesa dei sottostanti, che determina una timida riduzione verso la fine dell’anno.

Per concludere, il 2018 è stato un anno segnato dal rialzo, il che ha fatto sì di premiare quei clienti la cui scelta è ricaduta sul prezzo fisso. Questa tendenza all’aumento è confermata dallo stesso mese di gennaio 2019. Da un lato il Pun medio sale sopra i 67€/MWh, valore di poco superiore a quello di chiusura del 2018; dall’altro, la tendenza viene confermata su base mensile. Un anno, quindi, in cui ci aspettiamo un aumento del prezzo dell’energia.

Dott. Alessandro Ammetto
(Docente: Master Energy Management)

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