Riciclo di rifiuti in Europa, Italia leader con il 72%

Riciclo di rifiuti

Venticinque anni. Questo il divario temporale che è intercorso tra la riforma – avviata, appunto, nel 1997 – e l’affermarsi dell’Italia come uno dei Paesi leader nel riciclo di rifiuti in Europa.

Un’industria che ha conosciuto una crescita costante quantitativa e qualitativa, che ora vede il tricolore in testa alla classifica con il 72% di rifiuti riciclati, urbani e speciali-industriali.

Basti pensare come nel 1997 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani era solo del 9,4% e l’80% dei rifiuti finiva in discarica. Solo il 21% dei rifiuti industriali veniva riciclato e il 33% finiva in discarica. Sono dati, questi, che possiamo leggere da un interessante approfondimento della Fondazione Sviluppo Sostenibile, i cui dati provengono dal Rapporto Il Riciclo in Italia 2022. 

Nel 2020 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è arrivata al 63% e lo smaltimento in discarica è sceso al 20%, mentre il riciclo dei rifiuti industriali ha superato il 70% e lo smaltimento in discarica è sceso al 6%. Un cambiamento radicale, che ha alimentato la crescita dell’industria italiana del riciclo diventata un comparto rilevante e strategico del sistema produttivo nazionale.

Ad oggi, contiamo 4.800 imprese e 236.365 occupati in un settore che vale 10,5 miliardi (cifra, questa, aumentata del 31% dal 2010 al 2020), che produce ingenti quantità di materiali riciclati. Come detto, l’Italia detiene, a oggi, il primato europeo, con un tasso di utilizzo di materiali riciclati sul totale dei materiali consumati al 21,6%. La nostra industria del riciclo rappresenta un’eccellenza mondiale per pannelli truciolari da legno riciclato, carta e vetro ad alto tasso di riciclo.

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