Sicurezza sul lavoro, gli strumenti per la tutela negli appalti: quali sono?

Sicurezza sul lavoro

Quali sono gli strumenti per la tutela della sicurezza negli appalti? Una recente pubblicazione dell’Università di Trieste si è soffermata sul tema, un ambito lavorativo sicuramente molto complesso e articolato e con rischi aggiuntivi per la sicurezza di lavoratori e lavoratrici.

Molti gli aspetti trattati, con particolare focus su argomenti come la normativa e il processo di gestione; la verifica dell'idoneità, i rischi e la cooperazione e coordinamento; il documento unico di valutazione dei rischi e i costi della sicurezza; gli obblighi dell’impresa affidataria nei cantieri e nei contratti di appalto. Sicurezza lavoro appalti

Nel documento, viene ribadito come sia importante, per raggiungere l’obiettivo della corretta gestione della salute e sicurezza, un continuo e rigoroso rispetto, da parte di tutti gli attori coinvolti, delle regole esistenti, grazie alla partecipazione attiva di tutti i soggetti per portare a un ambiente interno ed esterno al luogo di lavoro più salubre, contribuendo anche a ridurre così infortuni e malattie professionali. La pubblicazione pone l’accento sulle specifiche condizioni lavorative negli appalti e subappalti, sottolineando come sia necessario vigilare su parametri come quello degli effetti negativi derivanti da aumento dei ritmi, dei carichi, degli orari, della precarietà, delle esternalizzazioni.

Tra i passaggi più importanti, sicuramente quello sulla disciplina posta dall’art. 26 del D.lgs. n. 81/2008, che “prevede un coinvolgimento del datore di lavoro committente nell’attività di prevenzione a favore, oltre che dei propri dipendenti, dei lavoratori autonomi e dei dipendenti delle imprese appaltatrici”. Inoltre, quello sulla responsabilità del datore di lavoro committente, che non fa riferimento solo agli “appalti interni”, “bensì a tutta la catena dell’appalto e del subappalto, dovendosi intendere in tal senso il riferimento ‘all’intero ciclo produttivo’”.

Essere in regola con le normative in materia di diritto del lavoro, assicurativo e di salute e di sicurezza sul lavoro presuppone una verifica da parte del datore di lavoro committente, mediante l’acquisizione di due documenti: il certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; un’autocertificazione del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale. Si parte da questo, dunque, per la gestione in sicurezza delle attività.

Molto importante l’obbligo, per il datore di lavoro committente, di fornire alle imprese e ai lavoratori autonomi esterni dettagliate informazioni sui rischi presenti negli ambienti di lavoro oggetto dell'appalto dove andranno ad operare e sulle misure di prevenzione e di protezione adottate in relazione alla propria attività.

Per quanto riguarda, invece, il documento unico di valutazione dei rischi e i costi della sicurezza, molto spesso indicato con l’acronimo DUVRI, ne viene ribadita l’utilità, al fine di indicare “le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze”, specificando nel documento tutto quanto necessario a tale scopo.

 

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