Contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico migliora salute e benessere

Il clima e l’ambiente, topic di grande attualità da ormai più di un anno a questa parte. Lottare contro l’inquinamento, contrastare il cambiamento climatico, è diventato una priorità per tutti.

“Per stare meglio, per assicurare un futuro ai nostri figli”, diciamo spesso. Ma sarà davvero così? Sì, e diremo di più: secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, anche la nostra salute, in senso stretto, dipende da questi fattori.

L’ultima ricerca effettuata dagli esperti in materia ha infatti raccontato come il miglioramento del benessere dei cittadini dell’Unione europea dipende direttamente dal clima e dai suoi mutamenti. Secondo il rapporto, una parte significativa dei problemi di salute in Europa è da attribuire all’inquinamento ambientale derivante dalle attività umane.

Per la precisione, la scarsa qualità ambientale contribuisce al 13% delle morti attuali, andando a incidere in maniera del tutto significativa su questo tutt’altro che trascurabile fattore. Come, nel dettaglio? Le statistiche raccontano che l’inquinamento dell’aria è responsabile di oltre 400mila morti premature all’anno nell’UE. L’ossigeno che respiriamo, dunque, riveste un ruolo da protagonista per quanto riguarda l’incidenza su malattie e decessi. Molto dopo, le 12mila morti premature a cui contribuisce l’inquinamento acustico.

Dunque, la qualità dell’ambiente nel Vecchio Continente si trova a occupare un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini, in particolar modo per le fasce più vulnerabili della popolazione. Queste, che anche in un’analisi scevra da considerazioni sul clima, rappresentano la porzione di persone maggiormente esposta a malattie e decessi, subiscono più di tutti la cattiva influenza di uno squilibrio sempre più marcato.

 “Esiste un chiaro legame tra lo stato dell’ambiente e la salute della nostra popolazione: se ci prendiamo cura del nostro pianeta non salviamo solo gli ecosistemi, ma anche la vita delle persone, in particolare di chi è più vulnerabile”, giura Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca.

 

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