Lavoro green: digital transformation ed ecosostenibilità. Le opportunità da oggi al 2023

Lavoro green: digital transformation ed ecosostenibilità. Le opportunità da oggi al 2023

Uno studio di Unioncamere traccia gli scenari occupazionali che dovrebbero materializzarsi nei prossimi cinque anni. Nuove professioni, rinvigorimento di figure già esistenti, verso un Paese sempre più all’avanguardia

L’Italia ha bisogno di puntare forte sul green e sulle nuove tecnologie. E, con essa, i suoi cittadini dovranno necessariamente allinearsi a queste logiche in virtù di una maggiore spendibilità occupazionale. Non è un diktat assoluto imposto da qualche organizzazione, ma il frutto di uno studio effettuato da Excelsior di Unioncamere.

Il sistema informativo di matrice governativa ha infatti realizzato una previsione dei fabbisogni occupazionali italiani tra il 2019 e il 2023. Tra le migliaia di statistiche raccolte per quanto riguarda le soluzioni per sviluppare una maggiore offerta di lavoro nel nostro Paese, in tante seguono una scuola di pensiero per la quale la sostenibilità ambientale deve rappresentare un fulcro.

Nello specifico, due sono le caratteristiche fondamentali che i lavoratori del futuro dovranno necessariamente possedere: la cosiddetta ‘digital transformation’, e una spiccata propensione per l’ecosostenibilità. Secondo l’indagine, si stima che nei prossimi cinque anni circa il 30% dei lavoratori di cui imprese e pubblica amministrazione verranno coinvolti anche e soprattutto grazie a queste qualità dal peso determinante.

Saranno circa 300mila le persone con specifiche competenze matematiche e informatiche, digitali o connesse all’industria moderna di cui imprese e pubblica amministrazione avranno bisogno. Quali sono le nuove professioni emergenti in questo campo? L’analisi annovera quelle del Data Scientist, Big Data Analyst, Social Media Marketing Manager e altre ancora. Queste figure professionali dovranno possedere competenze che richiedono spiccate conoscenze digital, non solo nelle aree squisitamente tecniche, ma anche in quelle relazionali.

A questa tendenza si abbina il fatto che oltre mezzo milione di lavoratori ricercati dalle imprese italiane dovranno possedere delle competenze green, indispensabili per svolgere al meglio i ruoli di esperto in gestione dell’energia, esperto del marketing ambientale, e tanti altri. Non si tratta di semplice ‘coscienza verde’, ma di un’analisi che rispecchia l’attuale offerta di lavoro nazionale, che (per fortuna) si adegua alla nostra epoca e sviluppa la richiesta di nuove professioni, rinvigorendo lo scenario riguardante ruoli professionali già esistenti.

L’Italia va avanti, e le proprie risorse umane hanno bisogno di conformarsi alle esigenze del mercato. Se la direzione è questa, ne beneficerà di certo la professionalità del lavoratore. Senza contare i vantaggi per il nostro Paese, sempre più all’avanguardia. Verso una logica green e digital.

 

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