La pompa di calore: una tecnologia chiave per gli obiettivi 2030

La pompa di calore: una tecnologia chiave per gli obiettivi 2030

Presentato con un convegno al GSE il rapporto sul ruolo delle pompe di calore in chiave di obiettivi Energia e Clima 2030.

 

Nella Strategia Energetica Nazionale 2017 e nella proposta di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) inviata a Bruxelles dal Governo italiano all’inizio di quest’anno viene dato ampio risalto ai sistemi a pompa di calore, in quanto corrispondono pienamente alla cultura sociale di rispetto del pianeta e delle sue risorse.
Le più recenti rilevazioni statistiche di Assoclima mostrano che nello scorso anno sono cresciuti tutti i comparti legati alle rinnovabili termiche, compresi i sistemi a pompa di calore, una tecnologia relativamente giovane, ma collaudata, che ha ancora importanti prospettive di miglioramento e innovazione, soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica.

Il 2019 è un anno decisivo per porre le basi del nuovo ciclo di politiche energetico-ambientali 2020-2030 della UE che richiedono in Italia un salto di qualità del processo di decarbonizzazione nei consumi degli edifici, per i quali ogni paese dovrà formulare una specifica strategia di riqualificazione energetica di lungo periodo (2050) come previsto dalla direttiva UE sulla prestazione energetica nell’edilizia.

“Lanciamo l'idea di una cabina di regia, un tavolo di filiera che possa portare di fronte ai decisori politici un pacchetto di idee e proposte coordinate da tutti gli attori interessati”, questa la proposta lanciata dal Presidente di Assoclima Roberto Saccone in occasione del convegno sul ruolo delle pompe di calore per gli obiettivi 2030 organizzato dagli Amici della Terra in collaborazione con Assoclima.”

La proposta è stata lanciata nell'ambito della tavola rotonda a cui hanno partecipato importanti stakeholder del settore come CNA, Unione Nazionale Consumatori, Utilitalia, Elettricità Futura, che hanno già manifestato condivisione e segnali d'interesse alla costituzione del tavolo.

“Gli Amici della Terra insistono da oltre dieci anni sulla priorità da dare all’efficienza energetica e alle rinnovabili termiche rispetto alle rinnovabili elettriche intermittenti. Pensiamo che la tecnologia delle pompe di calore sia essenziale per conseguire in modo efficace ed efficiente gli obiettivi di sostenibilità ambientale nei consumi energetici degli edifici. Per rendere realistici gli obiettivi 2030 proposti dal PNIEC, occorre un salto di qualità nelle politiche di promozione di questa tecnologia. Proprio per questo condividiamo la proposta di un tavolo comune che possa mettere insieme le istanze di tutti gli stakeholder” commenta Monica Tommasi nel suo intervento.

Già oggi le pompe di calore costituiscono una fetta importante dei consumi totali di energia rinnovabile, il 12% nel 2017. Lo scenario obiettivo del PNIEC prevede che il loro contributo sia più che doppio al 2030, arrivando a un +111%.

Dopo gli interventi di RSE, Enel Foundation, ARERA, ENEA e GSE, hanno chiuso i lavori Tullio Berlenghi, capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente, che ha commentato “Gli obiettivi del PNEC sono ambiziosi ma realizzabili se ci sarà la condivisione di tutti gli attori interessati”, e Stefano Saglia del collegio ARERA, che ha ricordato come il Conto termico abbia consentito di raggiungere gli obiettivi 2020 e come le rinnovabili termiche giochino un ruolo fondamentale per quelli 2030.

Fonte: Assoclima;

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