Cookie wall sui giornali, il Garante Privacy vuole vederci chiaro: cosa accadrà?

Cookie wall

Uno degli argomenti di cui si parla tanto in ambito informazione è quello legato al cosiddetto cookie wall sui giornali.

Di cosa stiamo discutendo, esattamente? Alcune testate hanno deciso che chi non si abbona ai loro servizi deve obbligatoriamente accettare il tracciamento pubblicitario per leggere gli articoli. Una situazione sempre più diffusa, su cui il Garante Privacy ha chiesto dei chiarimenti.

Sono numerose le testate giornalistiche italiane e le aziende collegate ai media che hanno scelto di imporre le loro condizioni. Un utente, per leggere gli articoli, ha bisogno di superare il cosiddetto cookie wall, in due modi: abbonandosi al giornale; dando il proprio consenso al tracciamento dei dati personali.

A voler indagare a riguardo è stato il Garante Privacy, che ha aperto un’indagine sulle pratiche messe in atto dagli editori. Lo scopo dell’attività sarà quello di comprendere se le azioni messe in atto dai giornali siano in linea con le previsioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea.

Il Garante, dal 9 gennaio 2022, ha reso operative le linee guida per la privacy sui cookie, che tutti i siti devono tenere in considerazione quando predispongono la propria cookie policy e il cookie banner che compare a ogni nuovo accesso a un sito internet. Tra le varie misure, ha indicato come non valido proprio il cookie wall, cioè il banner che impedisce l’accesso al sito se non sono accettati i cookie sulla profilazione. Cosa accadrà? Lo scopriremo nelle prossime settimane.

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