Lauree più richieste nel futuro: le previsioni per il mondo del lavoro

Lauree più richieste nel futuro: le previsioni per il mondo del lavoro

Il mondo del lavoro di oggi richiede alle risorse che vogliono accedervi e a quelle che desiderano migliorare la propria professionalità di essere sempre più qualificate.

Un modo per acquisire una solida formazione è quello di conseguire un titolo di studio, una chiave d’accesso di grande rilevanza: secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere, infatti, nel quinquennio 2020-2024 i laureati e i diplomati dovrebbero rappresentare nel complesso il 69% del fabbisogno occupazionale. Ma quali sono le lauree più richieste nel futuro? Ecco le previsioni per il mondo del lavoro.

 

Lauree più richieste in futuro: quali sono quelle più utili per il mondo del lavoro

Lauree più richieste nel futuro: le previsioni per il mondo del lavoroStando a quanto riportato dalla ricerca effettuata da fonti governative, quasi 900mila laureati troveranno lavoro tra il 2020 e il 2024, chiamati a integrare o sostituire il personale uscente per ragioni di età. La stima elaborata nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, tuttavia, oltre a contenere mere informazioni, riesce anche a stabilire quali sono le lauree più richieste nel futuro del mondo del lavoro, e di conseguenza quelle più utili per soddisfare la domanda occupazionale.

La prima posizione è occupata dall’insieme delle lauree dell’indirizzo medico-paramedico, per cui si stima saranno necessarie 173mila unità di qui al 2024. La medicina in testa, dunque, con nuove professioni pronte per essere delineate, e tradizionali sbocchi occupazionali da riempire.

A seguire, l’indirizzo economico, con un bisogno stimato in 119mila unità, e a stretto giro quello ingegneristico, che dovrebbe richiedere 117mila unità. Altri titoli di studio molto richiesti sono quelli afferenti all’insegnamento e formazione (104mila unità richieste) e l’area giuridica (88mila unità).

Cosa fare dopo la laurea: ecco come soddisfare appieno il mondo del lavoro

Tuttavia, specifica Unioncamere, confrontando il fabbisogno di laureati richiesto dalle imprese con l’offerta prevista di neo-laureati risulta nel totale una situazione di equilibrio, ma con notevoli differenziazioni scendendo a livello dei singoli indirizzi.

Cosa possiamo desumere da questa analisi? Che per soddisfare appieno l’offerta del mondo del lavoro di oggi, spesso, non è sufficiente essere in possesso di un titolo di studio come la laurea. Ciò avviene per molteplici ragioni: in primis, il fatto che una formazione accademica dà spesso una preparazione di stampo nozionistico, che andrebbe affiancata da un percorso dal taglio pratico, che possa fornire al discente le risorse per eccellere nel mondo del lavoro.

Inoltre, acquisire le competenze necessarie e le conoscenze più aggiornate per ritagliarsi uno spazio nel panorama occupazionale è più semplice con un Master di Alta Formazione che possa fornire, contemporaneamente all’esperienza formativa, un percorso di sviluppo di carriera gratuito, al fine di massimizzare la spendibilità del titolo e di entrare a far parte di un network di aziende e professionisti.

 

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