L'iter autorizzativo per le energie rinnovabili in Italia è troppo lungo e complesso

energie rinnovabili in Italia

L'Italia ha fissato ambiziosi obiettivi per la diffusione delle energie rinnovabili entro il 2030, ma per raggiungerli è necessario accelerare l'iter autorizzativo per la realizzazione di nuovi impianti.

Secondo un'analisi dell'Osservatorio REgions2030, il tempo medio per ottenere l'autorizzazione per un impianto eolico in Italia è di 43 mesi, mentre per un impianto fotovoltaico è di 22 mesi. Inoltre, solo l'8% dei progetti eolici e il 16% dei progetti fotovoltaici presentati ottengono l'autorizzazione.

Questi tempi lunghi e la bassa percentuale di autorizzazione sono dovuti a una serie di fattori, tra cui:

  • La complessità della normativa vigente, che prevede una serie di autorizzazioni da parte di diversi enti pubblici;
  • Le difficoltà di coordinamento tra gli enti coinvolti, che spesso richiedono tempi lunghi per esprimere un parere;
  • Le opposizioni da parte di cittadini e associazioni, che possono presentare ricorsi contro le autorizzazioni.

Per accelerare l'iter autorizzativo, il governo ha introdotto una serie di misure di semplificazione, tra cui:

  • L'introduzione del principio del silenzio assenso, che prevede che l'autorizzazione si consideri concessa se l'ente pubblico non si pronuncia entro un certo termine;
  • La riduzione della fascia di rispetto tra gli impianti eolici e i beni sottoposti a tutela;
  • La possibilità di realizzare impianti fotovoltaici su aree industriali dismesse.

Tuttavia, queste misure non sono ancora sufficienti a risolvere il problema.

In particolare, il decreto "Aree idonee", che dovrebbe individuare le aree in cui è possibile realizzare impianti rinnovabili, è ancora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Il testo del decreto è stato criticato dagli operatori del settore, che ritengono che i limiti imposti sulle aree idonee siano troppo stringenti.

Inoltre, i governatori del Sud hanno minacciato di bloccare la realizzazione di impianti fotovoltaici, sostenendo che non portano lavoro né soldi sul territorio.

Le proposte per accelerare l'iter autorizzativo

Per accelerare l'iter autorizzativo per le energie rinnovabili, si possono adottare le seguenti misure:

  • Ridurre ulteriormente la complessità della normativa vigente, riducendo il numero di autorizzazioni da richiedere e semplificando le procedure.
  • Migliorare il coordinamento tra gli enti coinvolti, creando un unico punto di riferimento per le imprese che vogliono realizzare impianti rinnovabili.
  • Ridurre le opposizioni da parte di cittadini e associazioni, garantendo un'adeguata informazione e partecipazione alla pianificazione territoriale.

Inoltre, è importante che il governo intervenga per risolvere le criticità sollevate dal decreto "Aree idonee". In particolare, è necessario:

  • Rivedere i criteri per definire le aree idonee, in modo da includere più superfici disponibili.
  • Introdurre meccanismi di incentivazione per le Regioni che rispettano gli obiettivi di decarbonizzazione.

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