Price cap sul gas russo, cosa sappiamo della proposta UE

UE

La crisi energetica che ha colpito tutto il mondo, come era prevedibile, inizia a farsi sentire.

Gli aumenti in bolletta, con una prospettiva di razionamento dell’energia, sembrano essere solo l’anticamera a una situazione di tutt’altro che facile risoluzione. Da settimane oramai si parla del cosiddetto price gap sul gas russo, misura che l’Unione Europea vorrebbe attuare contro Putin.

“Tagliamo risorse a Putin per la sua atroce guerra”, le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue. La cosiddetta ‘quinta misura’ è appunto il price cap, una proposta che viene avanzata alla Russia, e che pone, di fatto, l’Unione di fronte a un bivio. Accontentare la Germania o scontentare una quindicina di Stati membri? Una posizione senza dubbio scomoda.

Di cosa parliamo? Per tanti, il piano di riduzione di consumo del gas (approvato a luglio) era una proposta cucita sulle esigenze della Germania che si traduceva nel fatto che i ventisei avrebbero aiutato Berlino se si fosse trovata senza più a gas a causa dei tagli russi. "Se cade l'industria tedesca, cade l'industria europea", rassicurava invece la ministra francese per la Transizione energetica, Agnès Pannier-Runacher, prendendo le posizioni della Commissione. Ma la soluzione non ha (per niente) accontentato circa quindici dei membri dell’UE.

Un’Europa, questa, ancora divisa sul price cap: forse si farà solo per gas russo, si dice, dopo il nulla di fatto dal vertice straordinario dei ministri dell'Energia. Un nodo irrisolto, su cui ci si pronuncerà verosimilmente il prossimo 30 settembre, quando è in programma una riunione straordinaria del Consiglio energia Ue.

“"Il 30 settembre - scrive in un tweet il ministro ceco dell'Industria e del Commercio Jozef Síkela - finiremo ciò che abbiamo iniziato la scorsa settimana. Ho appena convocato un altro Consiglio Energia straordinario per discutere le proposte della Commissione per far fronte ai prezzi elevati dell'energia. La presidenza ceca, gli Stati membri e la Commissione sono pronti a lavorare insieme". Staremo a vedere.

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