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Startup, le storie delle imprenditrici mamme in Italia: è possibile, sì
Fare la startupper è possibile anche se sei mamma, in Italia. È questo quello che rivela un’interessante discussione creata dalla community Startup Geeks, che ha raccolto alcune storie di imprenditrici startupper, per dimostrare come questo lavoro possa essere svolto anche da chi ha uno o più figli.
E che, molto spesso, si è sentita dire “o sei mamma, o lavori”.
Andiamo subito verso le statistiche. Le imprenditrici in Italia, stando ai dati dell’Istat del 2018, sono solo il 32,7% e non esiste un dato che possa quantificare quante di loro sono mamme. Constatiamo inoltre come nella fascia d’età 25-54 anni risulta occupato l’83,6% degli uomini e il 72,1% delle donne, ma in presenza di almeno un figlio le percentuali iniziano a cambiare sensibilmente.
È quanto raccontato dal rapporto “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2020” realizzato da Save The Children secondo il quale, nel secondo caso, a risultare occupato tra i padri è l’89,3%, quasi 9 su 10, mentre il tasso di occupazione delle madri si ferma al 57%, poco più della metà.
Come fare a sovvertire questa tendenza? “All’inizio pensi di essere invincibile, inarrestabile, faresti di tutto per dimostrare a te e agli altri che è possibile avere un lavoro soddisfacente e una bella famiglia senza nessun problema. La realtà, però, è un po’ più complessa. La cosa che ad oggi ho trovato più difficile è stata proprio accettare di dover dire tanti “no”, sono le parole di Giulia D’Amato, fondatrice di Startup Geeks, community e incubatore online di startup. Con lei, tante altre storie davvero da non perdere.
by
Redazione Business School
