Aggiornamento ministeriale degli ingredienti ammessi negli integratori alimentari

Aggiornamento ministeriale degli ingredienti ammessi negli integratori alimentari

Il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo aggiornamento dell’elenco degli altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico (l’ultima versione del documento era la revisione di marzo 2018) e ha diffuso una nota che chiarisce le variazioni effettuate.

 

In particolare è stata modificata l’avvertenza per la presenza dell’acido lipoico: è stato eliminato il riferimento all’assunzione di farmaci ipoglicemizzanti ed è stata introdotta la necessità di sentire il parere del medico prima dell’uso del prodotto in quanto in rari casi l’acido lipoico può dare ipoglicemia.

L’insorgenza di ipoglicemia può infatti essere correlata all’assunzione di sostanze contenenti gruppi sulfidrici (come l’acido lipoico), ma non esiste una precisa correlazione con le dosi in quanto è determinante la suscettibilità genetica.

Per l’ingrediente epigallocatechina-gallato (EGCG) da tè verde è stato eliminato il dosaggio massimo di 120 mg per le donne in gravidanza in quanto l’uso di tale ingrediente non è più ammesso durante la gravidanza. Da evidenze scientifiche è infatti emerso che la sostanza interferisce negativamente sulla biodisponibilità di acido folico, vitamina essenziale in gravidanza.

Rimane invece invariato il limite di apporto massimo giornaliero di 300 mg per le altre categorie di consumatori.

In ultimo, nella lista degli altri ingredienti è stato cancellato “enzimi da maltodestrine fermentate”. In questo caso la voce è stata eliminata perché poco chiara in quanto l’ingrediente finale non è più costituito da maltodestrine, ma dai prodotti di fermentazione che ne derivano. Sarà pertanto necessario valutare caso per caso se l’ingrediente che si vuole utilizzare sia ammesso oppure no.

Nel caso della serratio-peptidasi è stato confermato che deve essere considerata novel food e pertanto non è ammessa la commercializzazione di integratori alimentari contenti tale ingrediente.

Le aziende devono quindi conformarsi a questi nuovi aggiornamenti a partire dalle prossime produzioni. Il Ministero della Salute ha sottolineato l’importanza di diffondere quanto più possibile tali documenti.

 

 

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