Ministero del Made in Italy: cosa dice la proposta di legge AEPI e quali sono i prossimi step

Ministero del Made in Italy

L’idea dell’Associazione mirata alla costituzione di un organismo governativo per la tutela e l’incoraggiamento dell’esportazione dei nostri beni all’estero. Ecco cosa dice la proposta che ha già raccolto la firma dei primi parlamentari

 

Creare un Ministero del Made in Italy per incentivare le esportazioni di prodotti dal nostro Paese. Questo lo scopo di una proposta di legge ufficialmente presentata da AEPI nel corso di una conferenza stampa alla Camera della scorsa settimana. L’idea messa a punto dall’Associazione Europea dei Professionisti e delle Imprese mira a preservare una delle principali fonti di entrate per l’Italia, al fine di fronteggiare in maniera adeguata le problematiche che lo scenario mondiale attuale oppone a un commercio estero più fiorente.

La tutela dei prodotti tipicamente italiani e l’incoraggiamento della loro esportazione sembrano essere gli obiettivi della Confederazione, per la cui proposta di legge ha già registrato le firme dei primi parlamentari, convinti della validità dell’iniziativa che mira al supporto, alla tutela e alla promozione delle eccellenze: si tratta di Mariastella Gelmini e Benedetta Fiorini, di Forza Italia; Luca Lotti, del PD; Gian Marco Centinaio, della Lega; Cosimo Ferri, di Italia Viva; Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia; Alessandro Colucci, del Gruppo Misto NCI-USEI.

Il Ministero, tra le sue funzioni, dovrà occuparsi di: iniziative di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese; supporto alle manifestazioni fieristiche italiane a livello internazionale; valorizzazione delle produzioni di eccellenza; tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti e altre.

Al fianco della proposta di legge, una campagna di sensibilizzazione che il 17 febbraio ha inaugurato una sede a Bruxelles, e il 18 febbraio è stata al centro di una tavola rotonda presso il Parlamento Europeo. Il 5 marzo, a Roma, ci sarà invece la prima conferenza programmatica di AEPI sui temi della proposta di legge.

 

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