Sempre più Specialisti Richiesti nell’Industria Farmaceutica

Sempre più Specialisti Richiesti nell’Industria Farmaceutica

Tra i vari settori spicca senza dubbio quello della farmaceutica. Come riporta infatti un’indagine in questo settore la richiesta di profili professionali specialistici in Italia è aumentata quasi del 25% nell’ultimo anno.

 

Gli ambiti più gettonati sono soprattutto quelli del Market Access, del Medical Marketing, dell'Assicurazione Qualità e del sistema Regolatorio.

Accanto poi all’aumento della richiesta dei profili c’è la questione degli stipendi che valgono in media il 15% in più rispetto agli altri settori produttivi, il che equivale a buste paga che vanno dai 50mila euro agli 80mila. Più nello specifico, in Italia, rileva l'indagine, un Senior Quality Assurance Manager ha uno stipendio che oscilla tra 55 e 65 mila euro l'anno, esclusi eventuali extra o benefit. Più alte, tra 65 e 80 mila euro, le retribuzioni di Market Access Manager di livello senior con oltre dieci anni di esperienza.

Il Settore farmaceutico

Il mercato del Pharma è in forte ripresa, in particolare nelle medie e grandi aziende. Si tratta di un settore molto profittevole contraddistinto da una spiccata attenzione verso le figure dell’area medica quali Medical Manager o Medical Advisor, indispensabili per qualificare il prodotto verso gli opinion leader del mercato. Un'altra tendenza del settore riguarda l'ambito dei Medical Device che sta attirando investimenti stranieri, specialmente nell’ambito della ricerca e sviluppo. Si tratta di un bel segnale per l’economia italiana e, nello specifico, della produzione di strumenti medicali verso cui l’estero sta dimostrando grande interesse.

La ricerca nel medicale

Nel medicale si afferma sempre di più la ricerca di agenti di vendita da distribuire sul territorio. Questo profilo professionale opererà in un mercato competitivo dove poter disporre di una rete ben strutturata che si sta rivelando fondamentale per la crescita delle aziende, come per il lancio di nuovi prodotti. La richiesta di queste professionalità in Italia è infatti aumentata del 25% rispetto all'anno precedente. Senza trascurare la crescita della digitalizzazione nel Pharma, in qualche modo ancora agli inizi, ma in cui le aziende stanno sempre più investendo in termini di competenze. Tanto che, secondo le previsioni, il digitale nei prossimi anni diventerà un tema clou, considerando come si sta trasformando l'attività di informazione scientifica, dove i Product Specialist e gli ISF (Informatori scientifici del farmaco) operano sempre più online.

 

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Gli investimenti di Menarini in Italia

A dimostrazione del settore in crescita sono gli investimenti crescenti in Italia e all’estero per il Gruppo Menarini, la farmaceutica italiana con casa madre a Firenze, che a Berlino ha inaugurato alcuni nuovi edifici del sito di Berlin Chemie - Menarini. Si tratta di 5 nuove strutture, alcune create ex novo, altre ristrutturate, per un investimento totale di 60 milioni di Euro, su una superficie totale di 14.000 metri quadrati.

Alcuni dei lavori presentati sono stati: il reparto farmaceutico per lavoratori appartenenti alle categorie protette, dove saranno impiegati 35 lavoratori e 5 assistenti; una nuova costruzione dedicata alle attività di Controllo Qualità dove saranno impiegati 80 dipendenti e centralizzate tutte le attività di controllo qualità dell’Azienda; un edificio per i Servizi Tecnici che ospiterà le officine necessarie per lavori di manutenzione e supporto ai processi di produzione, in cui lavoreranno 40 persone.

“Il 2016 è stato un anno di grandi investimenti per il Gruppo Menarini” hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Gruppo Menarini.

“Siamo un’azienda con un cuore italiano con una visione sempre più internazionale. Lo dimostrano i recenti investimenti in Italia di VaxYnethic e Lodichem, che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, rispettivamente nel campo dei vaccini e della produzione di principi attivi farmaceutici, che si affiancano al progetto di ristrutturazione ed ampliamento di Berlin Chemie. La nostra sfida dal 1992, anno dell’acquisizione di questa azienda statale prima appartenente alla DDR, è stato mantenere management locale molto esperto del mercato tedesco, cui trasmettere anche la visione imprenditoriale italiana, improntata all’internazionalizzazione”.

 

 



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