industria farmaceutica

Corre l’industria farmaceutica: più occupati e investimenti.

La crescita del settore Farmaceutico e l’analisi sull’ultima Assemblea di Farmindustria.

Con la produzione attestata a quota 30 miliardi con un +4,8% nel giro di dodici mesi, l'export è al record storico di 21,8 miliardi con una nuova impennata del +4,5%.

 

Gli investimenti in ricerca e sviluppo e nella produzione sono saliti a quota 2,6 miliardi con un aumento del 4,6%, massimo livello registrato negli ultimi dieci anni. Occupazione per altri 6.100 addetti, dato in crescita del 2,5%, il 20% in più rispetto ai 5 anni precedenti e la metà sono under 30, a dimostrazione che le imprese guardano al futuro scommettendo sull’entusiasmo dei giovani.

L'industria farmaceutica continua a macinare primati e conferma il suo primato non solo nel settore manifatturiero, ma in genere nel confronto con tutti gli altri comparti industriali italiani. Come testimoniano alcuni dei dati evidenziati dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, durante l'Assemblea pubblica tenutasi a Roma il 23 Giugno scorso:

 

«Anche l'Italia è dunque pienamente coinvolta nel nuovo “Rinascimento della Ricerca farmaceutica”, ma è tuttavia necessaria una nuova governance per la sostenibilità del sistema».

«Oggi siamo nell'età dell'oro dell'innovazione e non possiamo vivere come se fossimo in quella del bronzo. Nella Ricerca l'Italia può essere leader come dimostrano l'incremento degli investimenti e le eccellenze che si affermano a livello internazionale. Un'industria in salute, capace di competere a livello internazionale, ma che ha bisogno però, avverte il presidente di Farmindustria, di una nuova governance».

Dunque, «basta con ricette economicistiche basate su visioni a silos e spazio, invece, alla valutazione delle terapie in funzione dei risultati clinici e del costo complessivo della cura. Per una politica del farmaco orientata al futuro sono necessarie misure coraggiose come, ad esempio, prevedere che il miliardo e mezzo e più restituito dalle aziende con il payback sia investito per i farmaci innovativi».

 

Aggiustamenti sono quindi necessari, ma restano i dati positivi registrati nel 2015: solo gli investimenti in Ricerca nel Paese sono stati 1,4 miliardi e secondo un'indagine il 75% delle aziende è intenzionato ad aumentare le spese in Ricerca nei prossimi anni.

Ma si può fare ancora di più, conclude Scaccabarozzi:

«Lavorare nelle imprese farmaceutiche è entusiasmante e in Italia in questi anni lo è stato ancora di più. Abbiamo aumentato la produzione, l’export, gli investimenti, e l’occupazione è tornata a crescere. La voglia di credere nel nostro paese non è mai stata così forte, anche a livello internazionale. Con regole certe l'Italia potrebbe diventare calamita di innovazione e hub europeo degli studi clinici».

 

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