Farmaceutico, il Settore che investe di più

Farmaceutico, il Settore che investe di più

Quali sono le aziende pharma che investono di più in Ricerca e Sviluppo?

 

Secondo l’ultimo rapporto diffuso dalla società di ricerca e consulenza GlobalData evidenzia, che la svizzera Roche si attesta come leader di spesa in Ricerca e Sviluppo, con un esborso di quasi $ 10 miliardi nel 2013. Nel frattempo, Novartis e la statunitense Johnson & Johnson hanno aumentato la loro spesa in ricerca e sviluppo tra il 2012 e il 2013, con l’aggiunta di circa $ 500 milioni ciascuno per le loro ricerche cliniche. La spesa di Novartis in R&S è cresciuta del 5,6% a 9,8 miliardi dollari, mentre J&J ha speso 8,2 miliardi dollari, in crescita del 6,8% rispetto al 2012.

 

 

Le aziende farmaceutiche, come si evince dal seguente grafico relativo alla Ricerca e Sviluppo, negli Stati Uniti investono più di 12 volte in Ricerca e Sviluppo per dipendente rispetto all’intera industria manifatturiera.

 

 

 

È dunque il settore farmaceutico a occupare il gradino più altro del podio dell'innovazione. Il trio composto dalle Big Pharma Pfizer, Novartis e Roche, precede colossi del calibro di Microsoft, Nokia e General Motors, e complessivamente fra le aziende top 20 in classifica figurano ben 8 case farmaceutiche. Ciò a sottolineare come, molto concretamente, il settore farmaceutico sia quello che maggiormente crede nell’innovazione e nella ricerca.

 

La farmaceutica riprende a investire in Ricerca e Sviluppo

I primati dell'export e della produzione viaggiano a doppia cifra, ma non solo. C'è un altro record meno conosciuto, ma sempre più solido, nella farmaceutica made in Italy: la ripresa degli investimenti in Ricerca e Sviluppo che ormai da tre anni ha ripreso vigore.

Ma i risultati parlano chiaro: a fronte di una crescita dell'1% l'anno in tutto il mondo, in Italia la crescita è stata cinque volte superiore. Insomma la voglia e la capacità di investire in Ricerca e Sviluppo nel settore pharma in Italia c'è.

Arriva da Bain & Company, tra le prime società di consulenza strategica al mondo, una ricerca sul campo commissionata da Farmindustria sul grado di ricerca e sviluppo dell'industria farmaceutica in Italia. Una foto scattata con l'analisi in 25 imprese nazionali e straniere, che insieme sommano il 60% dell'intera spesa in Ricerca e Sviluppo nel nostro Paese, corredata da tutti i fondamentali di settore internazionali. Il risultato è quello di un settore in forte effervescenza.

Rispetto ai 107 miliardi di euro spesi globalmente in ricerca e sviluppo nel farmaceutico, l'Italia sta a quota 1,4 miliardi, l'1,4% circa della spesa globale in Ricerca e Sviluppo e comunque ben superiore alla media (1%) del resto dell'industria. Ma quel che comincia a fare la differenza è la crescita in percentuale tra le imprese made in Italy e il resto del mondo del pharma, per un valore percentuale cinque volte superiore. Segno di una forte propensione ad investire in Ricerca e Sviluppo «con prospettive di ulteriore sviluppo per il futuro», prevede Bain & Company.

Nel 2015 del resto, secondo gli ultimissimi dati di Farmindustria, la spesa è ancora cresciuta, con un aumento del 15% dal 2013. Spalmata per il 50% negli studi clinici, per il 30% nel personale di ricerca e per il 20% negli studi pre-clinici.

«Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo per noi sono fondamentali, sono il nostro dna, e ci stiamo preparando per il regolamento Ue che arriva tra tre anni. Vogliamo essere pronti prima».

«Abbiamo invertito la tendenza e continuiamo a investire. In tre, quattro anni potremmo raddoppiare gli investimenti ben sopra i 2 mld. Se il Paese dimostra di credere in noi, anche con una nuova governance, che si pagherebbe da sola».

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.

 

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