Vendemmia DOC, Coldiretti annuncia: “Si va verso record storico export”

Vendemmia DOC, Coldiretti annuncia: “Si va verso record storico export”

Un aumento del 5,4% rispetto allo scorso anno porta il wine business in testa all’export agroalimentare nostrano. Italia prima al mondo per produzione di vino

L’export italiano di vino DOC sta andando verso il record di tutti i tempi. È quanto affermato da Coldiretti nel corso dell’ultima analisi effettuata su dati Istat relativi ai primi cinque mesi del 2019. Le ricerche sono state effettuate in occasione della presentazione delle previsioni vendemmiali 2019 di Ismea, Assoenologi e Unione italiana vini.

Export Vino Italia, aumento del 5,4% rispetto allo scorso anno

Stando a quanto riportato dallo studio, le esportazioni di vino Made in Italy hanno fatto registrare un aumento del 5,4% rispetto allo scorso anno. Statistica, questa, che rende il wine business il vero fiore all’occhiello dell’export agroalimentare nazionale, occupando la prima posizione in tale ambito. La produzione stimata è di circa 46 milioni di ettolitri di vino. L’Italia si attesta in cima alla classifica dei maggiori produttori mondiali, davanti alla Francia che si ferma a 43,9 milioni di ettolitri e la Spagna a 40 milioni secondo i Ministeri agricoli dei due Paesi.

Coldiretti ha annunciato con grande gioia che le condizioni attuali dei vigneti italiani lasciano presagire una annata di buona/ottima qualità, anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto dal mese di settembre e ottobre, anche e soprattutto per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. Circa il 70% della produzione italiana sarà destinata a vini Docg, Doc e Igt, con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola.

Per la precisione, l’esportazione di vino dall’Italia è aumentata del 3,7% negli USA, del 5,9% in Germania, del 5% in Regno Unito. E, se anche lo storico concorrente nel settore, la Francia, riceve il 12,2% del vino esportato, allora le premesse possono suscitare soddisfazione.

 

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